Aiuto ai disoccupati a trovare un posto e servizi alle imprese, Cambiago entra in Afol metropolitana. Si allarga la famiglia dei Centri per l’impiego al lavoro sul territorio, ora i soci sono 84. L’ingresso della città dell’Adda-Martesana è stato votato all’unanimità dall’assemblea dei Comuni, insieme al potenziamento della cabina di regia che ogni mese verificherà "risorse e attività e gli impegni assunti nell’area". Corollario del nuovo contratto di servizio affidato all’Agenzia dall’ex provincia è il rafforzamento. "La nuova formula – spiega Valeria Sborlino, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Afol metropolitana – è l’esito di un confronto durato mesi, che ha portato a una sintesi sugli obiettivi e gli standard di qualità delle prestazioni per cittadini e aziende".
Due i punti su cui si sono concentrati gli sforzi: "Garantire un corretto bilanciamento delle richieste di Palazzo Isimbardi a garanzia di tutti i membri dell’azienda speciale consortile", "e la definizione di un sistema di procedure, orientamento e controllo che non penalizzi la rapidità e l’efficacia degli interventi". Fumata bianca in entrambi i casi, i partner hanno trovato la quadra. "Con questo impegno triennale confermiamo la linea strategica degli investimenti sui compiti affidati ad Afol Metropolitana, ormai unico hub che dall’anno scorso gestisce tutti i nove centri per l’impiego della Provincia", sottolinea Diana De Marchi, consigliera delegata di Città metropolitana alla partita. E grazie al Pnrr sono in arrivo nuovi poli. E con questi la conferma del pacchetto "extra sacco", i progetti che non fanno parte del patto ma che continueranno a esserci, a partire da quelli per il rientro delle donne in ufficio o in fabbrica, o a favore dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano. Bar.Cal.