ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Pero, camion e betoniere vanno fermati: “Gli accordi si devono rispettare”

I Gruppi Salute e Copernico, due comitati cittadini da anni impegnati nella battaglia per l’ambiente presentano alcune osservazioni all’amministrazione comunale in vista della nuova richiesta a cavare

Pero, camion e betoniere vanno fermati: “Gli accordi si devono rispettare”

Pero, camion e betoniere vanno fermati: “Gli accordi si devono rispettare”

"Basta camion e betoniere in via Dei Boschi e via Figino, chiediamo alla nuova amministrazione comunale di difendere i cittadini e far rispettare le condizioni poste da Città Metropolitana di Milano a tutela della nostra salute e dell’ambiente". Ad alzare la voce sono il Gruppo Salute e il Gruppo Copernico di Pero, due comitati cittadini da anni impegnati nella battaglia per limitati i disagi collegati alla presenza della cava in via Dei Boschi. "Da oltre dieci anni la cava continua a lavorare chiedendo anno dopo anno deroghe all’autorizzazione precedente con la giustificazione di non avere ancora esaurito la relativa quantità di estrazione - spiegano -, ma ha prodotto molto di più e portato all’esterno tanto materiale pietroso. Questo significa che è moltiplicato il via vai di camion pesanti con l’aggiunta dei mezzi pesantissimi che portano dentro terra da lavorare".

Nel 2014 accogliendo anche le richieste dei cittadini e del Comune, la commissione per la Valutazione ambientale aveva subordinato l’autorizzazione a due condizioni: chiudere l’accesso alla cava da via dei Boschi e sostituirlo con un nuovo accesso nel confine Sud della cava, diretto a via Silla (nel comune di Milano), adattando l’esistente strada agricola, in questo modo i camion non sarebbero passati sulle strade urbane e rendere percorribile l’attuale passaggio sotto la Tangenziale Ovest, permettendo così, da Pero, un accesso diretto al Parco dei Fontanili di Rho. I due Gruppi lamentano il fatto che "niente di tutto ciò è stato fatto" e puntano il dito contro Città Metropolitana e il Comune. Ora il proprietario della cava ha presentato una nuova richiesta di autorizzazione a cavare in nuove aree dell’Ate G30.

"Ora Città Metropolitana, anche grazie alle nostre segnalazioni dovrebbe, imporre di nuovo il rispetto delle due precedenti prescrizioni", scrivono in un volantino ai cittadini. Ma i cittadini ora hanno anche due motivi in più per protestare. "All’interno dell’area di cava c’è un impianto di betonaggio la cui capacità produttiva è raddoppiata rispetto al passato. È proprio lo sviluppo di questo impianto che produce conglomerato cementizio pronto per i cantieri edili, ad aver moltiplicato il traffico pesante sulle vie di Pero. Provocando disagi, inquinamento, danni alle strade e perdita di materiale. Dopo tanti anni ci aspettiamo che il Comune sappia difendere i cittadini dalla società e dalla burocrazia".