Campari sotto inchiesta: "Evasione da un miliardo"

Gli accertamenti sulla holding lussemburghese Lagfin iniziati nel 2019. Due indagati: stabile organizzazione in Italia ma non sono state versate imposte.

Campari sotto inchiesta: "Evasione da un miliardo"

Campari sotto inchiesta: "Evasione da un miliardo"

di Andrea Gianni

La verifica fiscale è iniziata nel 2019, e ora è sfociata in una tegola giudiziaria per il Gruppo Campari, colosso delle bevande alcoliche con l’iconico bitter diffuso in tutto il mondo. La Procura di Milano, a seguito di accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza, ha aperto un’inchiesta su una presunta evasione fiscale da circa un miliardo di euro, su una base imponibile di circa 5 miliardi, da parte di Lagfin, la holding di diritto lussemburghese con cui la famiglia Garavoglia controlla il gruppo Campari. Il fascicolo, in cui si ipotizza l’omessa dichiarazione dei redditi e l’omesso versamento delle imposte e con al centro una presunta "stabile organizzazione occulta", è coordinato dai pm Enrico Pavone e Bianca Baj Macario e condotto dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. Le fiamme gialle, da quanto si è saputo, hanno trasmesso la settimana scorsa all’Agenzia delle Entrate gli esiti della verifica fiscale iniziata nel 2019 e confluiti nel "processo verbale di constatazione". Esiti trasmessi alla Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, che ha aperto un’inchiesta sulla presunta evasione fiscale che vede, al momento, due indagati, tra responsabili e legali rappresentanti della holding lussemburghese.

Nell’ipotesi accusatoria ci sarebbe stata una "stabile organizzazione" in Italia della holding lussemburghese del gruppo e non sarebbero state versate le imposte per anni che vanno dal 2018 al 2020 e per oltre un miliardo di euro. Ora i legali del gruppo avranno 60 giorni di tempo per presentare le loro controdeduzioni nell’ambito del procedimento amministrativo-tributario e poi scatteranno le contestazioni. Parallelamente al fronte tributario correrà il profilo penale che, ovviamente, come già avvenuto in tanti casi del genere, terrà conto, però, di un’eventuale transazione col Fisco. La storia di Campari è intrecciata con quella di Milano dal 1860, quando Gaspare Campari inventa la sua miscela. Il Caffè Campari affacciato su piazza Duomo, l’esportazione in tutto il mondo del bitter "re degli aperitivi", le vicissitudini societarie e l’ultima tappa che ha visto il ritorno a Milano attraverso il trasferimento del quartier generale in corso Europa 2 da Sesto San Giovanni, dove resta la Galleria e il museo.