Milano – Impianti di padel a rischio ’ndrangheta, Palazzo Marino volta pagina. La procedura di revoca della concessione avviata dal Comune si è conclusa, le memorie difensive presentate dal concessionario nel mirino, Palauno Asd, non hanno convinto l’amministrazione, che con una determina datata 24 marzo ha disposto la decadenza della stessa Palauno Asd dalla convenzione per la concessione gli impianti del centro sportivo Sant’Ambrogio Lombardia 1 di via De Nicola, periferia sud della città.
Gli effetti della decadenza si produrranno a partire dal prossimo 1° settembre, per non penalizzare gli utenti che fruiscono dei servizi del centro. Parliamo dell’impianto sportivo che lo scorso dicembre è finito nel mirino di un’indagine della Direzione investigativa antimafia (Dia), indagine che ha portato ai domiciliari di Marco Molluso, il 39enne imprenditore accusato di un giro di false fatture i cui ricavi sono poi stati investiti nella costruzione di campi di padel nel centro sportivo Sant’Ambrogio ‘Lombardia 1’.
Molluso è nipote di due boss della ’ndrangheta: Giosofatto ‘Gesu’ Molluso, condannato nell’inchiesta Infinito, e Francesco ‘don Ciccio’ Molluso, al centro dell’indagine NordSud degli anni ’90. Marco Molluso, secondo gli investigatori dell’Antimafia coordinati dai pm Alessandra Dolci e Silvia Bonardi, sarebbe diventato socio occulto di Paolo Gatti, gestore del centro sportivo comunale di via De Nicola. L’indagine è ancora in corso, ma il Comune ha comunque già chiuso la pratica con il concessionario. Bocciata senza appello la subconcessione della Palauno Asd a Lombardia 1 srl.
"Dalla valutazione complessiva degli elementi probatori (documenti e intercettazioni) – si legge nella determina – è emerso che Palauno Asd ha affidato a Lombardia Uno Srl la gestione di consistenti ed importanti porzioni del centro sportivo comunale, al di là dell’ordinario rapporto che può instaurarsi tra il concessionario e le società sportive per il fisiologico utilizzo degli impianti da parte di queste ultime, secondo l’organizzazione del concessionario e sotto la sua sorveglianza. In forza della subconcessione – vietata dalla Convenzione – Lombardia Uno Srl SD risulta aver “autorizzato” la realizzazione di 8 campi da padel presso il centro sportivo in parola, tra l’altro, mediante la stipulazione di due appositi contratti con un operatore terzo".
Il Comune, in ogni caso, ha deciso di far scattare la decadenza dal prossimo 1° settembre "al fine di garantire agli utenti che usufruiscono del centro di concludere l’anno sportivo".