REDAZIONE MILANO

"Cancro polmone rischio epidemia"

Meno interventi per cancro al polmone, e soprattutto meno pazienti operati in fase iniziale quando la malattia è ancora guaribile. Con la prospettiva di assistere nel 2021 a "un’epidemia" di casi gravi. È "un altro tributo pagato al Covid", denuncia l’Istituto europeo di oncologia in una lettera a "The Annals of Thoracic Surgery", la più importante rivista scientifica americana nel settore della chirurgia cardiotoracica. Gli esperti hanno analizzato le lobectomie polmonari (intervento radicale per tumore del polmone) eseguite da giugno a settembre, dopo il primo lockdown generalizzato, confrontandole con quelle effettuate nello stesso periodo del 2019: "Si è registrato il 36% in meno di lobectomie nel 2020, ma il dato più importante è la riduzione significativa degli stadi guaribili e diagnosticati con lo screening specifico o screening per altre patologie in pazienti asintomatici".

"Pensare a una riduzione di incidenza del cancro polmonare è irrealistico – commenta Lorenzo Spaggiari, direttore del Programma Polmone Ieo, professore ordinario alla Statale e coordinatore dello studio – anche perché i dati Aiom (Associazione italiana di oncologia medica, ndr) dimostrano un aumento del cancro del polmone in Italia, soprattutto nelle donne. I tumori che non abbiamo trattato 8 mesi fa in fase iniziale e con alte probabilità di guarigione dovranno essere trattati nei prossimi mesi in fase avanzata, con cure più invasive e prognosi più incerta".