
Proposta di legge regionale su benessere animale e detenzione di tipologie di “cani a rischio”, la Lombardia fa scuola,...
Proposta di legge regionale su benessere animale e detenzione di tipologie di “cani a rischio”, la Lombardia fa scuola, il percorso lombardo "doppiato" in Emilia Romagna. L’iniziativa è stata del consigliere regionale emiliano Tommaso Fiazza, le proposte le medesime emerse dal tavolo tecnico lombardo, con la collaborazione sostanziale di Anci, Enci, Ats e associazioni di gestione dei rifugi. Fra queste, naturalmente, la Lega del Cane. "Una bella notizia - così Elisa Cezza, referente di Lega e Anci e operatrice del rifugio di Segrate -. Il “nostro” progetto di legge è frutto di un lungo confronto e di un lavoro accurato. Il fatto che faccia già scuola altrove è motivo di orgoglio". Intanto, il progetto lombardo prosegue il suo cammino.
Alla presentazione in commissione sanità, in gennaio, ha fatto seguito l’apertura delle audizioni. "Sono state molto partecipate - ancora Elisa - ed è il segno che il tema è ampiamente sentito e condiviso. D’altronde, e lo diciamo da tempo, si tratta di una vera e propria emergenza". Le audizioni si sono tenute in febbraio e marzo. Fra i vari enti c’erano associazioni animaliste (Oipa, Lega Nazionale per la difesa del Cane, Leidaa, Enpa, Lav, Save the dogs e altre), l’Enci (Ente nazionale Cinofilia italiana), polizie locali, Comune di Milano, uffici ambiente dei comuni, professionisti cinofili, veterinari. "Il progetto di legge è stato riconosciuto da tutti come un primo passo". Fra i temi cardine del dibattito: stop alle cucciolate casalinghe e al "mercato online" senza controllo, nessuna lista di "razze a rischio". Se mai, una "Save list" di tipologie di cane (molossoidi e pitbull in primis) spesso nelle mani di proprietari non formati. M.A.