Milano – Da un lato un cantiere recintato con pannelli metallici, dall’altro qualche casa, una chiesa e una farmacia. Così appare oggi via Isernia, stradina che si dipana dalla fermata della metro di Qt8. Qui sorgerà il Centro di alti studi sulle arti visive (Casva), con gli archivi di architetti e designer. La struttura rimpiazza il mercato comunale abbandonato e sarà aperta a mostre, convegni e iniziative dei residenti. Avviato nel 2017, il cantiere è in fase conclusiva: gli spazi dovrebbero essere allestiti nella prima metà del 2025.
“Il Casva porterà vita e cultura”, osserva Miriana Cocci, che abita vicino. “Preferivo il mercato con gli alimentari – ribatte Anna Geroli, anche lei residente – Per noi anziani i centri commerciali non sono così vicini”. Altro nodo del contendere, il progetto comunale di pedonalizzare il tratto di strada di fronte al Casva. “Non vorrei diventasse tutta pedonale – commenta la farmacista Maria Riccaboni –. Però una pista ciclabile al posto di una parte del parcheggio porterebbe più sicurezza”. Ma su questo, come sul Casva, sarà il tempo a dare una risposta.