REDAZIONE MILANO

Capannone in via del Ticino, lo sgombero non basta

Un capannone abbandonato, occupato abusivamente, poi sgomberato, ma non ancora al riparo dal degrado. Anzi, a rischio di una nuova...

Un capannone abbandonato, occupato abusivamente, poi sgomberato, ma non ancora al riparo dal degrado. Anzi, a rischio di una nuova...

Un capannone abbandonato, occupato abusivamente, poi sgomberato, ma non ancora al riparo dal degrado. Anzi, a rischio di una nuova...

Un capannone abbandonato, occupato abusivamente, poi sgomberato, ma non ancora al riparo dal degrado. Anzi, a rischio di una nuova occupazione. Parliamo di un immobile di via del Ticino con un’area annessa all’altezza del civico 75 di via Novara, periferia ovest della città. La situazione problematica in cui versa il capannone è stata denunciata con un’interrogazione dal consigliere di FI Alessandro De Chirico (nella foto). L’atto dell’esponente azzurro ha prodotto conseguenze, come ammette nella replica all’interrogazione l’assessore Marco Granelli: "Nei mesi scorsi, a seguito di numerose segnalazioni pervenute da consiglieri comunali, tra cui lei, la Polizia locale e gli uffici comunali competenti hanno effettuato sopralluoghi constatando l’occupazione abusiva dei luoghi e l’abbandono di numerosi rifiuti. In data 6 marzo 2025 si è svolto un incontro presieduto dall’assessorato sicurezza dove è stato deciso di effettuare un intervento di allontanamento delle persone occupanti, garantendo accoglienze per i minori presenti, e il contestuale avvio di operazioni di messa in sicurezza da parte della proprietà. L’intervento di sgombero è avvenuto lo scorso 24 marzo".

De Chirico, intanto, commenta: "Speriamo che ora la proprietà presenti un nuovo progetto per la demolizione del capannone e la costruzione del nuovo supermercato (decide la proprietà privata cosa farci, non noi). Il Comune, da parte sua, dovrebbe velocizzare le procedure per le autorizzazioni urbanistiche. Intanto, per motivi di salute pubblica, l’ente dovrebbe intimare alla proprietà la rimozione di quella montagna di rifiuti prima che arrivi l’estate con le sue temperature elevate e la conseguente diffusione di liquami e del fetore, della colonizzazione da parte dei topi e di insetti di vario tipo!". Il consigliere azzurro, infine, ha presentato una nuova interrogazione per capire quali intenzioni abbia la Giunta sull’utilizzo del capannone dismesso.

M.Min.