Milano - Seratina non proprio tranquilla, quella di San Silvestro, per una coppia che festeggiava in casa. E grande esercizio di pazienza per l’equipaggio di una Volante costretta a intervenire tre volte in un paio d’ore per separare i due partner. Nell’ultima occasione, la padrona di casa ha accolto i poliziotti completamente nuda.
Lo spettacolo è andato in scena in un appartamento di via Betti, al Gallaratese, dove la coppia viveva in affitto. L’uomo, un italiano di mezza età, ha raccontato poi a verbale che la convivenza con la compagna, straniera e un po’ più giovane, era iniziata da quattro o cinque mesi trascorsi senza problemi, a parte il piccolo particolare che la donna - a suo dire - abusa quotidianamente di alcol e di droga (in casa sono state trovate bottiglie vuote e hashish).
Comunque sia, nulla lasciava presagire il disastro - ha raccontato l’uomo - almeno fino a quando lei si è resa conto che suo figlio (che vive altrove) non si era nemmeno fatto vivo per gli auguri. A quel punto dev’essere scattato il corto circuito: prima se l’è presa al telefono con vari parenti e poi ha cominciato ad aggredire fisicamente il suo compagno, usando a mo’ di bastone una lampada presa da terra. E mentre lo picchiava, all’orecchio gli aveva sussurrato in spagnolo "ti ammazzo, ti ammazzo!"...
Ma lui più che difendersi aveva ripreso la scena con il cellullare. E qui, prima chiamata al 112 e intervento del personale che dopo aver calmato gli animi suggerisce ai due di mettersi in stanze separate. Dopo poco, però, altra chiamata dell’uomo al 112, perché lei ha invitato a casa un amico e lui teme che i due possano fargli del male. I poliziotti ritornano e lei li accoglie denudandosi.
Dopo aver di nuovo calmato entrambi, gli agenti se ne rivanno sperando probabilmente che sia davvero finita. Illusi. Di lì a poco dovranno tornare per l’ultima volta, perché l’uomo si è accorto che la sua compagna ha preso dalla cucina un coltellaccio e pare avere intenzioni non certo pacifiche. Sarà questo a costare alla donna un accompagnamento in ospedale non proprio volontario, mentre si sentono ancora i botti della festa