MARIANNA VAZZANA
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Cronaca

Perché il carcere Beccaria è continuamente in rivolta: dall’inchiesta sui maltrattamenti all’ultimo rogo con cinque feriti

Caos a un mese dagli ultimi incidenti e a un anno dall’inchiesta sui presunti maltrattamenti. I sindacati degli agenti: “Qui anche detenuti di 25 anni, l’organizzazione va cambiata”

Scene di rivolta nelle celle del carcere minorile Beccaria di Milano

Scene di rivolta nelle celle del carcere minorile Beccaria di Milano

MILANOIncendio di materassi e lancio di oggetti al secondo piano del carcere Beccaria: ennesima rivolta all’istituto penale minorile di Milano poco prima delle 16 di ieri. Il risultato è di quattro persone – un detenuto e tre poliziotti penitenziari – trasportati in ospedale per aver respirato fumo e di due agenti finiti al pronto soccorso perché colpiti dagli oggetti scagliati.

Intervento delle forze dell’ordine

Le fiamme e il caos nelle celle hanno reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati in via Calchi Taeggi con 7 mezzi, e dei carabinieri del Nucleo radiomobile. Sul posto anche la polizia di Stato e i ghisa. “Una situazione grave – la denuncia di Alfonso Greco, segretario per la Lombardia del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria Sappe –. Segnali allarmanti di una crescente tensione, con i detenuti che dopo aver dato fuoco hanno tentato di evadere”.

Feriti e intervento medico

Per le fiamme sono stati subito soccorsi 9 detenuti, così come un agente di polizia penitenziaria e il medico dell’istituto. Un detenuto è stato accompagnato in codice giallo al San Carlo per inalazioni; tre agenti sono stati trasportati all’Humanitas e al Policlinico, uno in codice giallo e due in verde. Altri due poliziotti sono finiti al pronto soccorso per ferite lievi.

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Le richieste dei sindacati

Per il Segretario generale del Sappe Donato Capece la condotta dei detenuti che hanno fomentato i disordini “è irresponsabile e gravissima. Avevamo detto che era un errore l’innalzamento dell’età dei presenti nelle carceri minorili: oggi, infatti, possono starvi anche donne e uomini di 25 anni”.

Il segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria, Spp, Aldo Di Giacomo, evidenzia che “serve una differenziazione dei reclusi per età e serve un programma personalizzato per ogni singolo detenuto”.

Le dichiarazioni di Sala e Ostellari

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala esprime “solidarietà, innanzitutto, agli agenti del Beccaria” rimasti feriti e intossicati. “Stiamo però parlando di un istituto penale che oramai da tantissimi anni non è adatto a svolgere il ruolo a cui è stato delegato. Spero che il ministero finalmente intervenga e avvii un progetto di profondo rinnovamento”.

Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, dichiarava lo scorso 17 febbraio che “oggi la situazione” all’Istituto minorile Beccaria “è sicuramente migliore rispetto a quando l’abbiamo trovato nel 2022. Abbiamo rinnovato la squadra e risistemato l’edificio”.

Le carenze di personale

Al Beccaria, dall’anno scorso, sono arrivati 44 nuovi agenti “ma ne servirebbero 70 – ha sottolineato più volte il Sindacato di polizia penitenziaria –, così come altri psicologi ed educatori”.