ANNA GIORGI
Cronaca

Carlos scomparso nel nulla da 10 giorni: le tensioni con la famiglia e l’ultimo video su Facebook

Milano, nessuna notizia dal 12 gennaio del tuttofare dell’hotel Principe di Savoia: il suo cellulare è stato ritrovato nella sua casa. L’appello dei colleghi

Carlos Omar Camarino Conde

Carlos Omar Camarino Conde

Milano – Carlos Omar Camarino Conde, 43 anni, peruviano, un’ex compagna, una bimba di 2 anni, tuttofare dipendente della azienda Papalini spa che ha in appalto le pulizie e la piccola manutenzione dell’hotel Principe Di Savoia, dove Carlos lavorava, è scomparso nel nulla da dieci giorni.

Il volantino con la sua foto in cui si chiede, a chi lo ha visto, di dare qualsiasi informazioni, tappezza il quartiere Loreto, quello di Famagosta e della Comasina, i tre luoghi in cui lui abitualmente si muoveva. A chiedere aiuto sono i colleghi di lavoro, dipendenti della stessa cooperativa che con lui lavorano nell’hotel in zona piazza Repubblica, loro hanno organizzato la massiccia campagna di ricerca, sicuri che gli sia successo qualcosa a cui non vogliono nemmeno pensare, e che il motivo vada ricercato nelle forti tensioni che Carlos aveva con la famiglia, con i fratelli, ruggini legate ad una vecchia casa, come lui stesso racconta in un ultimo video che ha postato su Facebook.

L’ultimo giorno che i colleghi di lavoro lo hanno visto è stato venerdì 12 gennaio. "Ha chiesto di uscire due ore prima perché non si sentiva bene - spiega un collega - dolori alla schiena per un vecchio infortunio, le cui conseguenze ogni tanto tornavano a farsi sentire. Ha tranquillizzato tutti, se ne è andato e da allora il suo telefono ha sempre squillato a vuoto”.

Sono stati ancora i colleghi, che a lui sono molto legati, a denunciare la scomparsa. In casa, nel suo appartamento di Famagosta a pochi passi dal San Paolo, è stato ritrovato il suo cellulare e tutti i suoi effetti personali, tutto lasciato come se si fosse allontanato per una commissione. “Aveva grossi problemi con la famiglia – dicono gli amici – tensioni con i fratelli per via di una casa che lui aveva comperato a Lima, frutto del suo lavoro, della sua fatica. Lui ha sempre lavorato, era una persona onesta a cui volevano tutti bene, non aveva nemici”.

Cosa può essere successo a Carlos Omar? Ci sono molte telecamere nella zona attorno alla sua casa anche per via del vicino ospedale. È possibile ricostruire i suoi ultimi movimenti? I colleghi connazionali chiedono che la polizia si metta sulle tracce di Carlos e ricostruisca gli ultimi spostamenti per aiutarli a capire se è ancora vivo.