
L’attività “Meri“ della famiglia Dibenedetto è al mercato comunale di Wagner da quasi 20 anni. Roberto, laureato in economia, tiene le redini e pubblica contenuti sui social. "Del maiale abbiamo tutto". .
La cultura contadina può incontrare il mondo dei social al mercato comunale di piazza Wagner che, nato nel 1929, è il più antico della città. "Del maiale, come è noto, non si butta via niente. E noi abbiamo tutto", esordisce Roberto Dibenedetto, di 39 anni, che da padre e madre, rimasti al suo fianco dietro il banco, ha raccolto il testimone della salumeria e macelleria suina ed equina “Meri“. Acronimo che racchiude le iniziali di tutta la famiglia: Maria ed Emanuele, i genitori, Roberto e Ilaria, i figli. E i social? "Pubblico contenuti quotidiani su Instagram, Facebook e TikTok. Così le persone possono vedere quello che offriamo, anche a distanza. Abbiamo anche una nostra app e una mailing list con oltre 2mila iscritti". L’attività familiare va avanti da quasi 20 anni. Anzi, da più tempo se si considera che Emanuele ha cominciato molto prima, insieme ai fratelli – a pochi metri c’è un’altra postazione Dibenedetto –. "Quando si è presentata l’occasione, ho aperto un’attività tutta mia", sottolinea il fondatore, che ha 69 anni e ha iniziato a bazzicare in macelleria da quando ne aveva 12. "Ma sono ancora appassionato come il primo giorno". Il figlio Roberto ha in tasca una laurea in Economia e commercio presa alla Bicocca e ora è lui a tenere le redini dietro il bancone, con il supporto dei collaboratori Francesco Mastandrea e Francesco Migliano. "Ho lavorato in un’azienda dal 2011 al 2021 – fa sapere – ma poi ho preferito dedicarmi al mercato. Perché è un’attività mia, interagisco con le persone, sto con la famiglia. Fin da ragazzo venivo qui a lavorare, dopo la scuola, e a un certo punto ho capito che la vita da ufficio non faceva per me: qui posso essere me stesso".
E poi "apprezzo tutto del mercato, a cominciare dal fatto che con 20 euro può mangiare una famiglia: abbiamo le puntine di maiale da 4,50 euro, la spalla a 6,90 al chilo. E poi del maiale abbiamo davvero tutto: polmone, fegato, teste (ci sono ristoranti che ce le chiedono intere), che al supermercato non si trovano". Ancora: "Un nostro vanto è il salame: ne abbiamo 35 tipi diversi". E la provenienza della carne? "Da Bergamo, Varese, Legnano e non solo. Le puntine affumicate, per esempio, arrivano dal Trentino. La coppa di testa dalla Toscana. E abbiamo salumi anche dalla Basilicata. Se qualcosa non c’è, la procuriamo". Ma non c’è solo la carne: molto spazio è dato anche ai prodotti etnici e alla gastronomia. "Vendiamo cibi orientali, per esempio i mochi", i classici dolcetti giapponesi. "Un mix che ai clienti piace".