A Trezzo torna la magia del Povero Piero, il 17 febbraio, sulle rive del fiume andrà in scena il grande spettacolo del rogo del fantoccio più amato della Martesana, ma come l’anno scorso l’evento sarà a numero chiuso. Questione di sicurezza, 3mila gli ammessi sulle sponde la sera della festa, e per prenotarsi l’Amministrazione mette a disposizione una piattaforma dal proprio sito. L’ingresso è gratuito, ma si potrà accedere solo con biglietto.
L’anno scorso, al ritorno dalla manifestazione dopo lo choc del Covid e tre anni di stop, sulle rive del fiume si presentarono in 7mila e i respingimenti avevano causato qualche tensione. C’è grande attesa per la coreografia e l’esibizione laser che sostituisce i fuochi d’artificio. L’appuntamento, organizzato dalla Pro Loco e dal Comune ma soprattutto da decine di appassionati volontari, chiude il cartellone del Carnevale trezzese, unico nel suo genere e dalla grande tradizione: il pupazzo appartiene alla storia locale e simboleggia l’ignoranza vinta e "incenerita" dalle forze del rinnovamento. Il Povero Piero, fattore-tiranno, vittima di una rivolta contadina, è un esempio di tradizione popolare tramandata nei secoli che ha perso l’origine aggressiva e ha mantenuto quella satirica. Si comincerà alle 15 in piazzale Gorizia con la sfilata di Piero e l’arrivo in piazza Libertà. Alle 20.30 in via Guarnerio secondo corteo con conclusione alle 22 alla Centrale Taccani sull’alzaia. Il fantoccio verrà condotto in mezzo al fiume su una zattera e incendiato dalla compagnia del Bernabò. Ci si potrà gustare il rogo anche in diretta sul maxischermo in piazza Giovanni Paolo II (Anfiteatro vicino al mercato) a partire dalle ore 19 insieme ai carri di Trezzo e Concesa, musica e area food&drink. Oppure (con ingresso pagamento sul sito della Pro loco) vedere tutto dall’alto, in cima alla torre del Castello: un altro modo suggestivo di trascorrere la serata, prima di canti e balli fino a notte fonda . Dal 2012 il Povero Piero è “Meraviglia Italiana”.