
La platea del Teatro Lirico di via Larga prima di uno spettacolo
Milano - "Abbiamo una grande paura per l’impatto che avrà il rincaro dell’energia su teatri e cinema". Non usa mezzi termini, Matteo Forte, direttore dei teatri milanesi Lirico-Giorgio Gaber e Nazionale nonché ideatore di heArt (www.heart-social.com), la nuova piattaforma social dedicata al mondo dello spettacolo e dell’arte.
"La grande paura", sì, perché gli aumenti delle bollette potrebbero avere un impatto devastante sugli spazi dedicati alla cultura: "Si preannuncia una stagione a tinte fosche – spiega Forte –. Gli aumenti del prezzo del gas e dell’energia elettrica saranno insostenibili per molti teatri e cinema. Sono a rischio centinaia e centinaia di posti di lavoro. È quanto mai necessario che il Governo attuale, e quello che verrà, pensino seriamente a questo settore". Il manager di Lirico e Nazionale racconta che "la scorsa stagione teatrale siamo riusciti a contenere l’aumento dei prezzi dell’energia perché avevamo contratti bloccati, ma per la nuova stagione non sarà più così, torneremo a subire le oscillazioni delle tariffe come le altre imprese. Se per caso il rincaro di dieci volte che tanti imprenditori stanno denunciando si dovesse verificare, per noi l’unica scelta sarà quella di chiudere i teatri. La bolletta del Nazionale è di 15mila euro al mese, quella del Lirico di oltre 20mila euro. Pensi se dovessimo pagare 150 mila euro o oltre 200 mila euro... I margini dei ricavi dell’attività teatrale non ci consentirebbe di far quadrare i conti. E non vogliamo e non pensiamo neanche lontanamente di caricare i maggiori costi per l’energia sugli spettatori aumentando i prezzi dei biglietti".
L’arte potrebbe essere cancellata da bollette troppo onerose. Forte aggiunge che "abbiamo preparato una stagione molto ricca e interessante, ma con queste condizioni nessuno sa dire se saremo in grado di portare in scena quello che abbiamo preparato. La pandemia ha già colpito duramente, ora questi ulteriori aumenti rendono praticamente impossibile la sostenibilità economica di teatri e cinema". Manca poco più di un mese alle programmate aperture di Lirico e Nazionale dopo la pausa estiva. Il primo partirà con lo spettacolo di danza “Momix’’ i primi giorni di ottobre, il secondo, invece, con il musical “Sister Act’’ il 13 ottobre. Ma con le elezioni politiche il 25 settembre, il rischio è che il Governo ancora in carica, quello del premier Mario Draghi, non abbia la forza per risolvere i problemi del caro energia. E se si dovrà aspettare il nuovo Governo, i tempi si allungheranno ulteriormente e la soluzione anti-rincari per teatri e cinema slitterà di settimane, mettendone a rischio l’attività. "Io mi auguro che il Governo intervenga velocemente prima che sia troppo tardi", chiosa il direttore di Lirico e Nazionale.