ALESSANDRA ZANARDI
ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Carpiano, sciopero alla Geodis. Rischiano il posto 95 lavoratori

L’azienda annuncia la chiusura del magazzino, la decisione dopo la scelta di Amazon di trasferire le attività "Speriamo nell’apertura di un confronto, in caso contrario siamo pronti a nuove mobilitazioni".

Scatta la protesta dei lavoratori della Geodis di Carpiano: nella giornata di ieri magazzinieri e impiegati hanno manifestato con uno sciopero e un presidio

Scatta la protesta dei lavoratori della Geodis di Carpiano: nella giornata di ieri magazzinieri e impiegati hanno manifestato con uno sciopero e un presidio

Il loro stabilimento è destinato a chiudere, scatta la protesta dei lavoratori della Geodis di Carpiano. Preoccupati per il loro futuro, nella giornata di ieri magazzinieri e impiegati hanno manifestato, con uno sciopero e un presidio davanti ai cancelli dell’azienda, per accendere i riflettori sull’ennesima crisi occupazionale del Milanese. Geodis Italia ha annunciato la chiusura del proprio magazzino di Carpiano, dove attualmente lavorano 95 persone, 80 magazzinieri e 15 impiegati. La decisione dell’azienda logistica fa seguito alla scelta della committente Amazon di trasferire le attività sul fornitore Ceva Logistics di Somaglia, nel basso Lodigiano. Una doccia fredda per i lavoratori di Carpiano, per lo più di origine straniera, molti con carichi familiari sulle spalle.

"In barba alla clausola di salvaguardia, che prevede, in caso di cambi d’appalto, che i lavoratori della ditta uscente vengano assorbiti da quella subentrante, qui si cancella il futuro d’intere famiglie - afferma Davide Contu, funzionario della Filt Cigl Milano -. Speriamo nell’apertura di un confronto; in caso contrario, siamo pronti a nuove mobilitazioni". Ulteriori proteste potrebbero dunque far seguito a quella di ieri, organizzata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti. Le tre sigle sindacali auspicano un aiuto da parte delle istituzioni, locali e regionali, per aprire un tavolo di trattative e fermare una scelta fortemente penalizzante per il territorio. Se non si troverà una soluzione, a luglio lo stabilimento di via Aldo Moro chiuderà i battenti. "Abbiamo fiducia nei nostri fornitori di servizi - è la replica di Amazon - e nel fatto che Geodis fornirà ai propri dipendenti una serie di opzioni, a partire dall’offerta di ruoli analoghi sul territorio, ove possibile, nonché attivando gli appositi ammortizzatori sociali. La decisione di Amazon di interrompere i rapporti col sito Geodis di Carpiano si basa su considerazioni commerciali, a seguito di un’approfondita valutazione della nostra rete logistica, in risposta all’evoluzione dei requisiti operativi". Quella di Geodis non è l’unica crisi occupazionale che si registra in questo periodo nel Sud Milano. Si profila come molto probabile la chiusura dello stabilimento di Mediglia della Maimeri, azienda che produce tempere e vernici per le belle arti. Attualmente vi lavorano 43 persone.