
Scatta la protesta dei lavoratori della Geodis di Carpiano: nella giornata di ieri magazzinieri e impiegati hanno manifestato con uno sciopero e un presidio
Il loro stabilimento è destinato a chiudere, scatta la protesta dei lavoratori della Geodis di Carpiano. Preoccupati per il loro futuro, nella giornata di ieri magazzinieri e impiegati hanno manifestato, con uno sciopero e un presidio davanti ai cancelli dell’azienda, per accendere i riflettori sull’ennesima crisi occupazionale del Milanese. Geodis Italia ha annunciato la chiusura del proprio magazzino di Carpiano, dove attualmente lavorano 95 persone, 80 magazzinieri e 15 impiegati. La decisione dell’azienda logistica fa seguito alla scelta della committente Amazon di trasferire le attività sul fornitore Ceva Logistics di Somaglia, nel basso Lodigiano. Una doccia fredda per i lavoratori di Carpiano, per lo più di origine straniera, molti con carichi familiari sulle spalle.
"In barba alla clausola di salvaguardia, che prevede, in caso di cambi d’appalto, che i lavoratori della ditta uscente vengano assorbiti da quella subentrante, qui si cancella il futuro d’intere famiglie - afferma Davide Contu, funzionario della Filt Cigl Milano -. Speriamo nell’apertura di un confronto; in caso contrario, siamo pronti a nuove mobilitazioni". Ulteriori proteste potrebbero dunque far seguito a quella di ieri, organizzata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti. Le tre sigle sindacali auspicano un aiuto da parte delle istituzioni, locali e regionali, per aprire un tavolo di trattative e fermare una scelta fortemente penalizzante per il territorio. Se non si troverà una soluzione, a luglio lo stabilimento di via Aldo Moro chiuderà i battenti. "Abbiamo fiducia nei nostri fornitori di servizi - è la replica di Amazon - e nel fatto che Geodis fornirà ai propri dipendenti una serie di opzioni, a partire dall’offerta di ruoli analoghi sul territorio, ove possibile, nonché attivando gli appositi ammortizzatori sociali. La decisione di Amazon di interrompere i rapporti col sito Geodis di Carpiano si basa su considerazioni commerciali, a seguito di un’approfondita valutazione della nostra rete logistica, in risposta all’evoluzione dei requisiti operativi". Quella di Geodis non è l’unica crisi occupazionale che si registra in questo periodo nel Sud Milano. Si profila come molto probabile la chiusura dello stabilimento di Mediglia della Maimeri, azienda che produce tempere e vernici per le belle arti. Attualmente vi lavorano 43 persone.