MONICA AUTUNNO
Cronaca

Casa Busca, restauro milionario

Bando in via di pubblicazione per il risanamento dell’edificio, mutuo del Comune per procedere con le opere

di Monica Autunno

Casa Busca, parte l’operazione restauro: è all’albo comunale il bando per la progettazione definitiva ed esecutiva di restauro e risanamento conservativo dell’edificio con torretta che fu villa signorile dei Serbelloni. Per procedere con le opere l’amministrazione farà ricorso a un mutuo con Cassa depositi e prestiti: il restauro costerà più di un milione di euro. L’"avviso esplorativo" che dà il via alla concretizzazione di un progetto in itinere da anni è dei giorni scorsi. Si tratta, per ora, di una manifestazione di interesse preliminare. Per l’operatore previsto un importo che si aggira sui 116mila euro. L’oggetto dell’eventuale incarico molto corposo: vanno progettati e dettagliati restauro, risanamento conservativo e riqualificazione dell’edificio e dei manufatti, tutti di interesse artistico e sottoposti a tutela; il progetto dovrà prevedere indagini strutturali sulle parti in muratura, il consolidamento di quanto eventualmente dissestato, indagini su paratie e passaggi, adeguare l’impiantistica; e, non certo ultimo, ipotizzare per l’antica dimora icona di Gorgonzola un futuro multifunzionale e sostenibile. "Un progetto di massima era già stato fatto due anni fa - così l’assessore ai Lavori Pubblici Nadia Castelli - e da lì ripartiamo. È una modalità, quella che abbiamo scelto, che lascia comunque un certo agio nella progettazione: avendo intrapreso la strada del finanziamento con mutuo, siamo liberi di muoverci". La Sovrintendenza diede già in passato qualche indicazione sulle parti da tutelare. Fra le altre, un muro perimetrale che si pensava in un primo tempo di abbattere, a favorire l’osmosi con il centro della città.

"Sicuramente - così Castelli - anche un progetto definitivo, prima di avviarsi a realizzazione, dovrà passare al vaglio dell’ente di tutela, con cui i contatti sono sempre in corso". Del futuro della dimora gorgonzolese si parla da anni. La giunta Stucchi al primo mandato, qualche anno fa, indisse anche un concorso di idee fra professionisti. Fu vinto da una coppia di giovani architetti pisani, Alberto Becherini e Andrea Borghi. Avevano immaginato per l’edificio molteplici funzioni, dal museale al commercio al coworking, puntando sul suo possibile ruolo di “cerniera” fra due zone della città. L’idea della funzione mista è rimasta nella progettazione di massima: "È lo spazio stesso che si presta - così la Castelli - e questa rimane la principale indicazione".