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Cronaca

Incendio Casa dei coniugi, Regione Lombardia chiede lo stop per 6 mesi

Un mese fa la tragedia che costò la vita a sei anziani ospiti. Ieri nel pre-Giunta l’ok alla delibera che sospende la convenzione

I vigili del fuoco nel giorno dell'incendio alla Casa dei coniugi

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Milano, 4 agosto 2023 – La Regione è pronta a sospendere l’accreditamento alla “Casa per coniugi“ di via dei Cinquecento, la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) nella quale, nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorso, poco meno di un mese fa, è divampato un incendio che è costato la vita a sei anziani ospiti della struttura, per l’esattezza cinque donne ed un uomo.

La delibera per la sospensione dell’accreditamento è approdata ieri sul tavolo della riunione del pre-Giunta, vale a dire: la riunione nella quale si scremano preventivamente i provvedimenti che il presidente della Regione e gli assessori dovranno poi licenziare nella riunione di Giunta vera e propria.

La prossima è in programma martedì 8 agosto: solo allora la sospensione dell’accreditamento della “Casa per coniugi“ potrà diventare concreta ed ufficiale. Certo è che la delibera in questione rientra tra quelle che ieri sono state scelte per figurare nell’ordine del giorno della riunione dell’esecutivo. Le probabilità che sia approvata sono alte.

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Nel dettaglio, il provvedimento ha come proponente l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, e prevede una sospensione di 180 giorni: il massimo che può essere comminato ad una struttura sociosanitaria in base ad un’altra delibera, quella approvata un anno fa dall’allora Giunta regionale.

Il minimo coincide, invece, con appena 3 giorni di ritiro della convenzione. A curare l’istruttoria è stata l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Città Metropolitana di Milano, che per prima, il 20 luglio, ha approvato una “proposta di sospensione dell’accreditamento (...) a seguito dei provvedimenti emessi dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco per gravi fatti accaduti e per la conseguente situazione di grave rischio per la salute dei cittadini unitamente al mancato mantenimento dei requisiti di esercizio e di accreditamento". Una proposta, quella dell’ATS, che ora, come detto, sarà recepita ed esaudita dalla Giunta della Regione, salvo ripensamenti dell’ultima ora.

Ovvio che "i gravi fatti accaduti" ai quali si fa riferimento nel testo della delibera coincidano con l’incendio divampato poco meno di un mese fa. Ed è altrettanto ovvio che il riferimento alla mancanza degli standard di sicurezza e dei requisiti per l’esercizio e per l’accreditamento della struttura abbia a che fare con le inefficienze degli impianti anti-incendio, in particolare dell’impianto di rilevazione dei fumi, sulle quali, però, solo l’inchiesta della procura potrà fare piena luce.

L’inchiesta

Attualmente nell’inchiesta sono indagate sei persone: Michela Bolondi e Francesca Corotti, rispettivamente presidente e vicepresidente di Proges, la cooperativa che gestisce la RSA di proprietà del Comune, Giancarlo Anghinolfi, direttore generale di Proges, Claudia Zerletti, direttrice della struttura di via dei Cinquecento, Michele Petrelli, direttore del Welfare di Palazzo Marino e Guido Gandino, responsabile dell’Area residenzialità che si occupa anche delle strutture di anziani e di persone con disabilità.

Ora la sospensione dell’accreditamento in predicato di essere approvato dalla Giunta regionale si pone, inevitabilmente, sia come un atto dovuto sia come un atto sanzionatorio.