BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Casa di comunità, numeri record. In sette mesi oltre 1.500 prestazioni

Cassano, l’ambulatorio ottiene la fiducia dei cittadini: "Finalmente qualcuno di prende cura di noi". La struttura è stata aperta a ottobre del 2022. Nei primi tre mesi gli accessi erano stati appena 45. .

È grande la soddisfazione dei camici bianchi della casa di comunità: «Siamo riusciti a farci conoscere dal territorio e apprezzare dai pazienti di Cassano»

È grande la soddisfazione dei camici bianchi della casa di comunità: «Siamo riusciti a farci conoscere dal territorio e apprezzare dai pazienti di Cassano»

Da 45 a 1.500 prestazioni in un anno e mezzo. Boom degli Infermieri di comunità, a Cassano. È questa la risposta dell’Asst Melegnano-Martesana alle carenze denunciate da associazioni e sindacati. Diversi i servizi offerti per ricucire il rapporto fra territorio e famiglie, troppo sbilanciato sugli ospedali, e le attività garantite dell’ambulatorio vanno esattamente in questa direzione: controllo delle ferite, suture, somministrazioni di terapie, sono solo alcune voci del pacchetto offerto all’interno della casa della comunità. Una soddisfazione per i camici bianchi. "Siamo riusciti a farci conoscere", dicono. La conferma arriva dai numeri. Partiti nella loro missione a ottobre 2022 con poche decine di interventi, nei primi sette mesi di quest’anno sono arrivati alla lusinghiera cifra di 1.500, nel 2023 i controlli erano stati 929. Una progressione che va di pari passo con il radicamento: era questo uno degli obiettivi del piano per provare ad accorciare distanze e tempi al pronto soccorso e ristabilire il grado di priorità.

Ma il risultato più importante per il personale arriva dai pazienti. "Finalmente qualcuno si è preso cura di me", racconta T.E. che da un anno arriva qui per sottoporsi a infusioni di albumina. "Niente liste d’attesa, niente code, sono a due passi da casa – aggiunge –. Questa possibilità ha semplificato la mia vita". Fondamentale l’aspetto umano: "Qui mi sento coccolato, accolto. Spero che il servizio venga esteso presto ad altri farmaci, è davvero utile. Molto più complesso il caso di un altro malato, una persona fragile che grazie alla soluzione “ponte“ dell’infermiere di comunità ha evitato il ricovero.

La vicenda prende le mosse da una segnalazione dei servizi sociali. "Si tratta di una persona con problemi sanitari e cognitivi: viene seguito in un percorso di educazione sanitaria e sul suo progetto di vita. Con il tempo l’assistenza si è evoluta, andando sempre di più a inglobare la sfera privata del paziente", che ha imparato a gestire il diabete in autonomia. A occuparsene, una rete di professionalità diverse che "hanno collaborato a un progetto tagliato su misura". All’ambulatorio si accede con la prescrizione del medico di famiglia. Le porte sono aperte da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20 e sabato dalle 8 alle 5.30. Per informazioni e prenotazioni si può contattare lo 0363/365706.