MONICA AUTUNNO
Cronaca

Casa Eden, il sogno diventa realtà: "Risposta concreta alle famiglie"

Vaprio, un anno fa la posa della prima pietra per il centro diurno e residenziale per pazienti con autismo

Casa Eden, il sogno diventa realtà: "Risposta concreta alle famiglie"

L’attività sarà destinata a una cinquantina di utenti fra centro diurno e residenziale

Una facciata a colonne evocativa, per scelte architettoniche, dell’ex cinema teatro vapriese abbattuto per fare spazio al futuro, locali interni color glicine, verde e azzurro, arredi e spazi luminosi e rasserenanti, ampie vetrate, un tetto giardino alla sommità.

A un anno dalla posa della prima pietra le immagini raccontano il futuro ed è arrivata al 40% la percentuale di cantiere di Casa Eden, il nuovo centro diurno e residenziale per pazienti con autismo colossale progetto della Fondazione Bfz e della cooperativa Il Punto d’Incontro, che ormai da anni gestisce, sempre per giovani con autismo, una sezione specifica del capannone a Inzago, battezzata Centro Van Gogh. La posa della prima pietra si tenne, alla presenza di tante istituzioni, il 21 settembre dell’anno scorso. "Sicuramente si procede - così Vittorio Caglio, direttore della Punto d’Incontro - sebbene dall’esterno magari poco si veda".

Una visita al cantiere è già fissata per il 20 settembre prossimo, "proprio per mostrare, diciamo così, a che punto siamo". Una data di possibile apertura? "Ottimisticamente, l’autunno del 2025. Speriamo già in settembre. O comunque entro Natale". Oltre 5 milioni di euro l’investimento, messo sul piatto per buona parte dall’imprenditore vapriese Franco Baroncini, padre di una disabile utente della Punto scomparsa, e che ormai qualche anno fa decise di destinare parte dei beni di famiglia a un’impresa e a un sogno. Il resto arriva dai bonus. E potrebbe arrivare da una raccolta di fondi di fatto già partita "ma che andremo a rinforzare al momento giusto. Qui non vi sono solo muri. Vi saranno arredi, attrezzature, allestimenti e costi di avvio. Viviamo ancora un’epoca in cui non vi è un canale di accreditamento specifico per strutture e servizi di questo genere. I fondi serviranno".

Non solo muri, ma anche importanti professionalità. Il team autismo della Punto è già operativo da anni. "Ma stiamo già lavorando su due fronti: formazione specifica e ulteriore per chi già opera con noi, reclutamento di altri professionisti. Con una certezza assoluta: Casa Eden darà risposta alle esigenze di molte famiglie della zona e della regione. Sarà un luogo di eccellenza, un punto di riferimento". La struttura è imponente: due piani fuori terra, un tetto-giardino attrezzato, circa 2.300 metri quadrati di spazio totale. L’attività sarà destinata a una cinquantina di utenti: centro diurno con attività e terapie mirate, centro residenziale con 20 posti letto.