REDAZIONE MILANO

Cascina Boldinasco, la rinascita nel segno del borgo post Covid

Nuovi modi di abitare più giovani, con spazi per lavorare e studiare, pub musicale e letterario. L’assessore Rabaiotti: "Una sfida".

MILANO

La nuova vita della cascina Boldinasco (e anche della città post Covid) passerà attraverso un’offerta abitativa in co-housing sociale per le famiglie, una “Locanda solidale per un turismo accessibile e sensibile”, un pub musicale, letterario e culinario, spazi per lavorare e studiare insieme, laboratori culturali e di mestiere, la valorizzazione degli orti esistenti e iniziative pubbliche a vantaggio di tutto il quartiere. Finalmente una svolta per l’antica cascina di via De Lemene nel quartiere del Gallaratese, a ridosso dell’area Portello e del parco MonteStella: abitare in un borgo sarà possibile grazie ai fondi europei stanziati con il programma Pon Metro. Attraverso una procedura negoziata, la cascina verrà affidata in concessione per quarant’anni anni all’Ati (Associazione temporanea di imprese) formata dall’impresa di costruzioni Giuppi srl e da Campesi Impianti srl, cui si aggiungono la società di sviluppo di iniziative immobiliari Tao 88, i partner tecnici MTA Associati, VI+M, Consult Engineering, e le cooperative sociali Spazio Pensiero Onlus e Altidea, oltre che lo studio professionale in tema di innovazione e sostenibilità Collectibus. Un solido insieme di imprese che garantirà la realizzazione di un servizio abitativo ‘giovane’ che introduce in città un modello di intervento pubblico non ancora presente.

I lavori ammontano a circa 7 milioni di euro, cui il Comune contribuirà con quasi 2,5 milioni di fondi Pon Metro, e che comprendono il restauro dello stabile, il recupero delle corti, l’edificazione di un nuovo immobile per ampliare l’offerta abitativa, la riqualificazione di tutte le aree circostanti da destinare a verde pubblico ed orti urbani e la realizzazione di barriere antirumore verso viale De Gasperi. La partenza del cantiere è in calendario per i primi mesi dell’anno prossimo.

"Siamo molto soddisfatti – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Dopo un percorso travagliato per la cascina Boldinasco, abbiamo lanciato una sfida alla città e questa proposta apre nuove frontiere per l’abitare a Milano. Il contesto è stato interpretato come un modello carico di memoria da un lato ma dall’altro pronto a intercettare le sfide della città di domani". Re.Mi.