REDAZIONE MILANO

Cascina Corba rinasce Un bando per “adottarla“

Destinazione d’uso commerciale ma anche attività di cultura e per la socialità

Gara pubblica aperta per la scelta del nuovo concessionario di Cascina Corba, una delle ultime testimonianze della Milano rurale tra via dei Gigli e via Cascina Corba, a Primaticcio, a ridosso del villaggio dei fiori. Le linee di indirizzo del bando, proposte dall’assessore al Bilancio e Patrimonio Emmanuel Conte, sono state approvate dalla Giunta di Palazzo Marino: l’edificio avrà una destinazione ad uso commerciale e di ristorazione e, per l’assegnazione, saranno premiate le proposte di utilizzo che prevedono attività aggiuntive di tipo aggregativo o culturale e che coinvolgono territorio, scuole, associazioni e cittadini residenti.

Il sito, che per decenni è stato dimora di un ristorante poi chiuso, lo scorso gennaio è finito sulle pagine di cronaca perché l’edificio rimasto vuoto era stato occupato. La polizia era intervenuta venerdì 20 gennaio per sgomberare gli ultimi intrusi: il lucchetto era divelto e dentro c’erano quattro egiziani, uno di 22 anni, due di 21 e il quarto di 19, oltre a due marocchini di 49 e 44 anni. Tutti sono stati accompagnati in Questura e indagati per occupazione abusiva e furto di energia elettrica perché si erano attaccati illecitamente alla rete. Il fabbricato è l’unico edificio ancora esistente di un complesso agricolo risalente al XVII secolo. Faceva parte di una delle grandi cascine che si estendevano nell’antico territorio di Porta Vercellina, nell’ovest di Milano. Di proprietà del Comune di Milano dal 1927, ha conservato l’originale struttura con mattoni a vista e un grande camino, è circondato da un’ampia area verde pertinenziale e si sviluppa su due piani per una superficie complessiva di circa 560 metri quadri.

"Sono decine le storiche cascine, o le porzioni di queste sopravvissute – spiega l’assessore Conte – entrate a far parte del patrimonio del Comune. Alcune, date in concessione ad attività agricole, hanno mantenuto l’originale vocazione, attualizzandola con progetti di food policy, esperienze di tutela del territorio e della biodiversità, laboratori per le scuole. Altre sono in disuso o nel tempo sono state utilizzate in modo diverso. Obiettivo dei bandi, come il prossimo per Cascina Corba, è valorizzare il patrimonio comunale in disuso da un punto di vista sociale, restituendo alla città e a coloro che la vivono un bene storico comune, che viene messo a disposizione per attività non solo commerciali ma anche di tipo sociale e culturale, creando luoghi di aggregazione e partecipazione. A questo continuiamo a lavorare con il contributo prezioso dei Municipi". In questo caso, del Municipio 6. L’aggiudicazione avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e premierà la candidatura migliore per qualità estetica e valore sociale e culturale: la proposta sul canone annuo peserà solo per i due quinti del punteggio, legato per la restante parte al progetto d’uso. Il canone annuo a base d’asta è di 89.493 euro e la durata della concessione sarà di 12 anni.

M.V.