
Carmela Rozza, consigliera regionale Pd
"Non saranno né semplici né rapide le assegnazioni di alloggi Aler ai conducenti dei mezzi pubblici e agli altri lavoratori dei servizi essenziali individuati dalla Giunta e dalla maggioranza in Consiglio regionale. I tempi si annunciano lunghi". Così Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, dopo l’approvazione del protocollo tra la stessa Regione e le Aler per dare un tetto a canone concordato a chi lavora nel trasporto pubblico. Un atto che segue quelli già varati o annunciati in favore di infermieri, forze dell’ordine, vigili del fuoco e polizia locale. A rallentare tali bandi saranno, spiega Rozza, due fattori. Il primo è tecnico: "L’adeguamento della piattaforma informatica al nuovo regolamento sarà spacchettata in due tempi: in una prima fase saranno inseriti solo i nuovi punteggi in base ai quali formare le graduatorie e in un secondo momento saranno inserite le specifiche utili per lanciare i bandi per le categorie professionali. Ma se la prima fase si concluderà entro qualche giorno, la seconda si protrarrà indicativamente fino a dicembre". Oltre alla questione tecnica, nel caso dei bandi per gli autisti dei mezzi pubblici, c’è un altro fattore ritardante: "La delibera della Giunta è immotivatamente complessa e burocratica – dichiara Rozza –: sarebbe stato sufficiente inserire nel regolamento che i Comuni capofila possono accordarsi con le Aler per lanciare bandi per le categorie professionali. Invece si è scelto di passare da una convenzione tra Regione e Aler di cui non si capisce la ratio, di subordinarne l’attuazione ad una ricognizione del patrimonio e ad una ricognizione del bisogno espresso dal territorio. Tradotto: prima di assegnare qualche casa passerà un anno. Più propaganda che assegnazioni. Tra l’altro il protocollo è valido solo per due anni, prorogabili. E gli alloggi sono assegnati alle aziende di trasporto, così il lavoratore è sotto scacco: se viene licenziato o se vuol cambiare azienda, perde la casa".Gi.An.