
di Massimiliano Saggese
Emergenza case Aler: dopo l’ennesimo temporale dei giorni scorsi, dai balconi piovono macerie e pezzi di inferriate che rischiano di cadere sulle teste dei passanti. Chiesto dagli inquilini, nuovamente, un intervento urgente. I danni sono stati provocati dalle due tempeste di ghiaccio e vento che si sono abbattute sul Rozzanese l’8 e il 24 luglio e che hanno provocato danni ingentissimi. Vivere della case popolari, se da una parte ha il vantaggio di godere di affitti a prezzi calmierati e spesso notevolmente al disotto dei prezzi del mercato libero, dall’altra ha come problema principale quello della manutenzione, da sempre episodica e precaria.
Aler di interventi ne fa abbastanza di frequente, ma con i tempi di un’azienda legata alla pubblica amministrazione. Spesso però a rendere precarie le condizioni degli stabili sono anche i vandalismi e il poco rispetto, da parte di alcuni inquilini, della cosa pubblica. Dopo le due tempeste di ghiaccio, che hanno causato nelle sole palazzine Aler circa 20 milioni di euro di danni (questa la stima ufficiale dell’azienda di viale Romagna) con circa 2.500 terrazzini danneggiati, la situazione è nettamente peggiorata. È di questi giorni la segnalazione di una serie di cedimenti: "I balconi stanno crollando in testa agli inquilini, il degrado e dilagante in tutto il complesso abitativo, dalle cantine ai tetti – spiegano gli inquilini –. Le case, costruite negli anni ‘60, dopo la grandinata sono ridotte a un colabrodo".
Se resta precaria la condizione dei terrazzini, non va meglio per quanto riguarda quella degli androni e delle scale dei palazzi, dove la gradine ha rotto varie vetrate. "Ci sono vetrate dei portoni d’ingresso e della tromba delle scale che ancora non sono state sostituite – spiega l’inquilina Grazia Marinaro –: chiediamo interventi urgenti". Regione Lombardia in realtà per gli interventi prioritari dovuti ai danni del maltempo ha stanziato venti giorni da 600mila euro per il solo quartiere popolare di Rozzano, che conta 6.200 alloggi. Nelle scorse settimana sono stati messi in sicurezza alcuni tetti, dove la grandine aveva fatto strage di tegole, e i terrazzini maggiormente danneggiati. Per settembre dovrebbe vedersi anche i primi cantieri, almeno nelle palazzine più colpite.