Da Mm osservano soddisfatti che “è la prima volta che le occupazioni nelle case popolari comunali da noi gestite scendono sotto quota 500”. Per la precisione, 489 alloggi occupati abusivamente nel 2024, mentre l’anno prima erano 514. Ma i dati forniti ieri pomeriggio durante la commissione Casa del Comune sul Piano Annuale offerta abitativa mostrano i dati su occupazioni abusive e sgomberi degli ultimi dieci anni, cioè dal 2014, l’anno in cui le 27 mila casa popolari di proprietà di Palazzo Marino sotto passate sotto la gestione di Mm, società controllata dallo stesso Comune di Milano. I numeri mostrano un costante calo delle occupazioni, che nel 2014 ammontavano a 1.740, più del triplo rispetto all’anno appena trascorso (489, come anticipato sopra). Il trend delle occupazioni, dal 2014 in poi, ha confermato una diminuzione lenta ma costante: 1.619 nel 2015, 1.313 nel 2016, 1.172 nel 2017, 1.024 nel 2018, 788 nel 2019, 662 nel 2020, 636 nel 2021, 586 nel 2022, 514 nel 2023.
Sul fronte degli sgomberi, le slide fornite in commissione mostrano che gli interventi effettuati da Mm per tentate occupazioni sono stati 347 dal 2016 al 2024. Lo scorso anno sono stati 46, l’anno prima, il 2023, erano stati un po’ di più: 53. Nello stesso arco di tempo – dal 2016 al 2024 – gli interventi di sgombero programmati nel tavolo in Questura sono stati 520: 502 sono andati a buon fine, cioè l’alloggio occupato abusivamente è stato liberato, in 18 casi, invece, no.
Tutto bene, dunque, sul fronte delle case popolari gestite da Mm? Non proprio. Tra le priorità del Comune – ha spiegato durante la commissione l’assessore alla Casa Guido Bardelli – c’è anche anche quella del recupero degli alloggi sfitti: “Noi abbiamo in questo momento a Milano 2.400 alloggi sfitti ed è la nostra ferita e su questo dobbiamo lavorare”. Il Comune è alla ricerca dei fondi per provare a ristrutturare una parte di quegli alloggi, che comunque non bastano a far fronte al bisogno abitativo presente in città e neanche alle migliaia di milanesi ancora in attesa di una casa popolare, cittadini con i requisiti familiari e di reddito per avere diritto a un apparamento pubblico.
Non solo. Palazzo Marino ha presentato un Piano straordinario per la casa per realizzare nuovi alloggi con affitti low cost. A dicembre è stato lanciato un avviso pubblico su quattro aree: Porto di Mare, ex Palasharp, via San Romanello e via Demostene.