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Case popolari di via Rizzoli Manutenzione da 20 milioni: primo restyling dopo 40 anni

Crescenzago, gli inquilini aspettano gli interventi promessi. "I nostri palazzi cadono a pezzi". Lavori straordinari e nuovi impianti entro il 2026. Progetto del Comune finanziato con fondi Pnrr

di Marianna Vazzana

"Viviamo qui da quasi 40 anni e finora abbiamo avuto solo rattoppi. Nessuna manutenzione straordinaria". Basta questo commento di Ivo Del Zotto, rappresentante del Comitato Rizzoli 1983, a far capire l’entusiasmo con cui gli inquilini di questo caseggiato in zona Crescenzago aspettano il mega restyling, finalmente annunciato, che riguarderà le loro palazzine in zona Crescenzago, 20 scale con 344 alloggi tra i civici 13 e 45 (quattro corpi di fabbrica) e pure il complesso tra i civici 73 e 87 (altri due corpi di fabbrica), con 204 appartamenti. Tutti di proprietà del Comune gestiti da MM. Opere da 20 milioni di euro volute dal Comune e finanziate grazie al Pnrr: in vista c’è la manutenzione straordinaria generale affiancata alla riqualificazione energetica e degli impianti. Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato il Progetto di fattibilità tecnica ed economica per una spesa complessiva di 19,5 milioni di euro, ridefinendo quanto approvato un anno fa, per via "dell’aumento generale dei costi – si legge in una nota del Comune – dovuto alla crisi internazionale e al relativo innalzamento dei prezzi". I residenti sperano che "sia la volta buona", soprattutto gli inquilini che abitano nel primo complesso, "maggiormente degradato", come è specificato pure nella relazione tecnica del Comune. Evidente il "distacco del copriferro" nelle strutture esterne come i frontalini delle logge e dei balconi e le passerelle in corrispondenza degli accessi pedonali. "Dalle facciate si sono staccati più volte pezzi di intonaco. C’è stato solo un intervento – sottolinea Del Zotto – per eliminare le parti pericolanti. Le nostre facciate sono piene di macchie, sembrano ammalate". Aggiunge che "negli ultimi anni abbiamo cambiato 5 caldaie. Lo scorso 3 novembre sono dovuti intervenire ancora i tecnici perché la caldaia era bucata". Il caseggiato è anche finito sulle pagine di cronaca lo scorso 28 ottobre per un incendio al civico 17. Sul muro restano i segni. "Saremo soddisfatti quando vedremo i lavori", concludono gli inquilini. Le opere, apprendiamo, termineranno entro il 2026. "È fondamentale utilizzare al meglio le opportunità offerte dai fondi europei attraverso il Pnrr – dichiara Pierfrancesco Maran, assessore comunale alla Casa –. Trasformeremo gli immobili garantendo maggiore qualità abitativa e l’incremento della sostenibilità energetica".

Per Caterina Antola, presidente del Municipio 3, "la decisione ci permette di mantenere l’impegno assunto di riqualificare gli immobili in un quartiere che sarà protagonista di importanti e positive trasformazioni urbanistiche".