LUCA TAVECCHIO
Cronaca

Milano, Le Trottoir sfrattato dichiara guerra al Comune: “Vogliono cancellare la storia, non ce ne andiamo”

Palazzo Marino pubblica il bando per gestire l’ex casello di piazza 24 maggio occupato dallo storico locale notturno amato da Andrea Pinketts. Presentato un ricorso urgente al Tar

Le Trottoir in piazza 24 maggio

Le Trottoir in piazza 24 maggio

Milano – In piazza 24 maggio si è aperta la guerra dei dazi. Se da una parte infatti Enel si è aggiudicata la gestione dell’ex casello sul lato est verso la Darsena, dove realizzerà uno spazio dedicato a transizione energetica e sostenibilità, dall’altra Le Trottoir – lo storico locale notturno dei Navigli – non vuole rinunciare allo spazio che gestisce da oltre vent’anni. 

Il contratto con il Comune 

Il contratto con il Comune per il casello del dazio occupato da Le Trottoir è scaduto dal gennaio del 2022, dall’aprile di quest’anno il locale ha ricevuto l’avviso di sgombero e a luglio Palazzo Marino ha infine pubblicato il bando per la gara pubblica per gestire l’edificio: 335 metri quadri con una base d’asta di 44.987 euro. 

Andrea Pinketts al bancone de Le Trottoir
Andrea Pinketts al bancone de Le Trottoir

Il ricorso al Tar

Proprio l’intenzione del Comune ha scatenato la protesta degli attuali gestori che, per bloccare il nuovo bando, hanno presentato un ricorso urgente al Tar, sul quale il giudice si esprimerà il prossimo 5 ottobre. Attenzione alle date però: la gara indetta dal Comune scade il 28 settembre. “Il problema – spiega Massimo Mannarelli, storico gestore e anima de Le Trottoir  – è che per partecipare bisogna sottoscrivere un patto con il Comune in cui si rinuncia alle controversie precedenti. Se partecipassimo alla gara dovremmo insomma rinunciare ai nostri diritti”.

I danni di Expo

Il ricorso infatti si basa anche sul danno che Le Trottoir ha subito negli anni dell’Expo del 2015 quando la piazza era occupata dalle strutture promozionali della kermesse. "Sono stati quasi due anni di fermo – spiega Mannarelli – con un danno economico enorme, che nessuno ci ha mai risarcito. Il Comune, ai tempi, ci disse che avrebbe trovato una soluzione. Ma non è successo nulla. E, anzi, a fine marzo ci è arrivata una raccomandata da Palazzo Marino in cui ci veniva ordinato di sgomberare i locali”.

Piazza senza identità

Il timore poi è che alla gara partecipino soggetti, come appunto avvenuto per il gemello sul lato ovest, con possibilità di investimento non paragonabili a quello di un normale imprenditore dell’intrattenimento. “Questa zona rischia di perdere l’identità – prosegue Mannarelli – Ci sono già Mc Donald’s e Kentucky Fried Chicken, ora arriva un ufficio dell’Enel. La vita notturna piacevole, quella fatta di socialità e musica, avrà sempre meno spazio”.  

Un pezzo di Milano

E poi, naturalmente, c’è il cuore e la storia. Le Trottoir è nato negli anni 90 in corso Garibaldi e si è trasferito alla Darsena nel 2003. Cocktail ma anche musica dal vivo, mostre d’arte, presentazioni di libri. Il suo nome è legato ai tanti musicisti che sono passati dal piccolo palco di piazza XXIV maggio prima di diventare famosi, come Malika Ayane, Le Vibrazioni, The Kolors. Ma anche a uno dei più noti e singolari artisti  milanesi: Andrea Pinketts, lo scrittore che ha raccontato la città in tanti romanzi noir e gialli e che sui tavolini del Trottoir era solito fare le ore piccole (nel locale c’è una sala a lui dedicata). E proprio allo scrittore, scomparso nel 2018, che va il pensiero di Mannarelli in questa battaglia con il Comune: “Povero Andrea – dice amareggiato – nella sua tomba sarà incazzatissimo per questa storia. Se fosse ancora qui si incatenerebbe ai tavolini e non si lascerebbe spostare neanche dalle bombe”.  

Gli altri bandi 

Oltre al bando per il dazio est di piazza XXIV maggio il Comune ha aperto le gare pubbliche – con scadenza sempre il 28 settembre – anche per i due ex caselli di Porta Vittoria, in piazza Cinque Giornate. Gli spazi sono destinati ad attività espositive, commerciali e uffici ma – avverte Palazzo Marino “per l'aggiudicazione peseranno, oltre che la qualità e il valore estetico del progetto, le attività e le funzioni aggiuntive di tipo aggregativo o culturale proposte”.