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Senzatetto, dieci casette di cartone per ritrovare l'intimità persa/ VIDEO

Un’idea dell’artista Maurizio Orrico realizzata con una ditta pugliese. La consegna anche da parte di Vittorio Sgarbi

Giaciglio improvvisato sui cartoni

Milano, 14 febbraio 2017 - Non è certo la soluzione definitiva ma almeno chi vi si riparerà avrà la sensazione di «intimità». Saranno consegnate oggi alle 14.30, da Vittorio Sgarbi, al Memoriale della Shoah, dieci casette di cartone ad altrettanti clochard. L’iniziativa, lanciata tre settimane fa sui social con l’hashtag #arteperilsociale, vuole essere solo un concreto gesto di solidarietà. Oltre a Sgarbi saranno presenti anche l’artista Maurizio Orrico, il presidente delMemoriale Ferruccio De Bortoli e Sergio Castelli in rappresentanza dei City Angels.

Le case sono state pensate dall’artista Maurizio Orrico (www.maurizioorrico.it) che, grazie a una azienda pugliese, la «Corvasce Design», ha ideato una casa di cartone pressato, che si monta e smonta in soli 3 minuti. Il cartone è trattato, ovvero è impermeabile e ignifugo. «Inaccettabile – spiega Vittorio Sgarbi – che nel 2017 si possa morire di freddo. Ho conosciuto molti che venivano da condizioni sociali buone, ma che hanno deciso di diventare dei clochard per essere liberi. Quando ero assessore a Milano di fronte ad un albergo a sette stelle dove risiedevo c’erano queste persone che vivevano sopra un cartone. Erano comunque felici, a modo loro. Non volevano soldi. Volevano solo stare liberi. Per loro ho un amore istintivo. E quando vedo che muoiono per aver scelto la propria libertà, e ci si indigna solo per quelli che muoiono arrivando dall’altra parte del mare, mi arrabbio. Morire di freddo nel mondo consumista è assurdo. Ho pensato dunque di dar loro una casa. Con l’amico Maurizio Orrico abbiamo costruito questa casa in cartone. Vera. Protettiva. Piccola, per due persone. Per giornate non di gran freddo. Non sono fatte per difendersi dal freddo. Ma per riappropriarsi della propria intimità». L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione di Trenitalia, della Fondazione Memoriale della Shoah e dei «City Angels», l’associazione che garantisce assistenza ai senza tetto.