Andrea Gianni
Cronaca

La seconda vita delle cassette postali: si salveranno grazie alla tecnologia

Il piano di Poste Italiane prevede delle “smart letterbox“: sensori, rilevatori meteo e bacheca per i Municipi. A Milano ne verranno installate trenta entro la fine dell’estate

La seconda vita delle cassette postali: si salveranno grazie alla tecnologia

Milano – La tecnologia salva le cassette rosse dall’abbandono, trasforma e riqualifica un "elemento del decoro urbano" che rischia di cadere in disuso. Un simbolo che assume nuove funzioni, nell’era digitale che ha sostituito le lettere d’amore con i messaggi WhatsApp, le cartoline con foto e video inviati in tempo reale, la corrispondenza commerciale con le email. Punti di riferimento nei quartieri usati anche come “bacheca“ per appendere annunci, presi di mira dai vandali con scritte e graffiti, impiegati per depositare oggetti smarriti come chiavi e portafogli. Le cassette non faranno la stessa fine delle cabine telefoniche, smantellate e relegate a oggetti da museo, ma diventano "smart letterbox" grazie a un progetto di Poste Italiane. Solo a Milano, entro la fine dell’estate, verranno installate oltre 30 cassette di ultima generazione (complessivamente 660 in tutta Italia) in sostituzione di quelle attuali, terminata una fase sperimentale che a livello nazionale vedeva coinvolte oltre 400 cassette nei Comuni a media densità abitativa e 300 nei piccoli centri.

Le nuove cassette postali smart
Le nuove cassette postali smart

Uno schermo veicola "informazioni di pubblica utilità" e può essere usato da Comuni e Municipi per diffondere messaggi ai residenti. Sono stati installati sensori che rilevano temperatura, pressione atmosferica e qualità dell’aria: un punto di raccolta per dati su ambiente e condizioni meteo. "Sensori sono in grado di rilevare la presenza o meno di corrispondenza all’interno – spiega Santo Sodano, responsabile gestione operativa Lombardia di Poste Italiane – e di avvisare il portalettere ottimizzando così le uscite dei colleghi, con una maggiore sostenibilità ambientale". Se la cassetta è vuota, quindi, il postino evita di aprirla, accorciando il suo tragitto.

"Le abitudini sono cambiate – prosegue Sodano – e il Paese va sempre più verso la digitalizzazione. Negli ultimi anni il volume della corrispondenza tradizionale si è ridotto e abbiamo deciso di intervenire per riqualificare il servizio attraverso la tecnologia".

In via dell’Orso, nel cuore di Milano, è stata installata una delle nuove cassette smart "intelligenti e connesse". Sulle vecchie cassette, dal centro alla periferia, proseguono gli interventi di manutenzione, anche per ripulirle dalle scritte. In Lombardia, nel 2022, sono stati effettuati quasi 800 interventi sulle cassette rosse tra sostituzioni, nuove installazioni e manutenzioni. A fine giugno 2023 gli interventi, di differenti tipologie, sono stati 400. "All’interno delle cassette, oltre alla posta, troviamo gli oggetti più disparati – racconta Sodano – come ad esempio documenti e portafogli che qualcuno ha trovato per strada. Un segnale di fiducia del cittadino nelle Poste". Oggetti personali che vengono poi consegnati alle forze dell’ordine, per restituirli ai proprietari quando è possibile risalire all’identità. Nuova vita e nuove forme, quindi, per un elemento urbano che rischia di cadere nel disuso.

Le prime notizie storiche che rimandano alle cassette di impostazione risalgono alla fine dell’Ottocento. Nel 1959 Milano disponeva di 1.100 cassette. Ogni giorno si spedivano mediamente 375.000 lettere e cartoline, spendendo in francobolli circa 70 milioni di lire al giorno, e si comincia ad avvertire l’esigenza di cassette più grandi. Tra il 1961 e il 1965 arrivarono le cassette di impostazione a due feritoie, che permettevano di separare la posta diretta in città da quella diretta altrove. Elementi del paesaggio urbano sullo sfondo di centinaia di film. Nel 1967 il presentatore Corrado sbucava proprio da una cassetta, in uno spot destinato a far conoscere il Cap agli italiani. La corrispondenza, in quegli anni, raggiungeva volumi record, collegava città e paesi. Poi il declino nell’era di internet, e l’arrivo delle cassette rosse hi-tech.