
Giuseppe Gervasini, el Pret de Ratenà
Cassina de’ Pecchi (Milano) - Dai medicamenti e gli infusi portentosi al ‘miracolo del tram’, sono passati 82 anni dalla morte e Cassina de’ Pecchi ricorda don Giuseppe Gervasini, el Pret de Retenà (o de Ratanà), guaritore e taumaturgo in abito talare che legò la sua fama (anche) alla Martesana e in particolare a Cassina. Vi visse e operò fra il 1901, anno della sua sospensione "a divinis", al 1926.
C’è un comitato che tiene vivi memoria, luoghi e aneddoti. Nei giorni scorsi un nuovo intervento ‘in memoria’ del presidente Francesco Cau. Il fulcro del passaggio cassinese del prete ‘guaritore’? "La chiesetta dell’Assunta di via Roma. Qui lo scomunicato continuò a a dire messa e a incontrare i fedeli. Cassina era un luogo sicuro, isolato, dove nessun potente o alto prelato avrebbe potuto disturbarlo". Poche fonti scritte, "ma una nutritissima tradizione orale. E un libro di don Bruno Magnani, parroco cassinese dal 1986 al 2002".
Il miracolo del tram
"In via Roma all’epoca c’era la fermata del tram da Gorgonzola a Milano. Settimanalmente don Giuseppe si recava nel capoluogo, e faceva sempre lo stesso tratto a piedi sino alla fermata". Quella mattina, si racconta, il tram era in anticipo. "Lui, ancora lontano e col breviario in mano, non accelerò. Il manovratore fece per partire, ma niente, la motrice sembrava inchiodata. Salvo partire da sola non appena il religioso fu a bordo. Sotto gli occhi sbalorditi di tutti".