Imprese pronte a entrare in azione nella scuola colabrodo, al via nei prossimi giorni i lavori di riqualificazione energetica e di rifacimento del tetto della scuola primaria di piazza Unità d’Italia, record decennale di allagamenti e infiltrazioni, oggetto da anni di aspra polemica fra comune, genitori e minoranza. Per i lavori risolutivi, chiesti a gran voce dalle famiglie, l’amministrazione comunale ha scelto di stornare due milioni di euro dai sei totali degli ormai celeberrimi oneri del piano ex Nokia. Un cambio di destinazione che ha assottigliato la quota indirizzata in prima battuta alla realizzazione del nuovo municipio; e che è stato ratificato in sede notarile con l’operatore titolare del piano, Officine Mak.
È proprio Officine Mak la stazione appaltante del nuovo cantiere, che procederà in condominio con alunni e lezioni, e che non dovrebbe, così l’amministrazione comunale nelle scorse settimane, provocare particolari disagi. Qualche modifica ad accessi ed orari in funzione sicurezza, quella sì. Tutto già oggetto di una informativa alla scuola e alle famiglie che fissa al 17 febbraio la data ufficiale di inizio opere.
"Lunedì 17 febbraio- vi si legge - avranno inizio i lavori di rifacimento della copertura dell’ala della segreteria presso la scuola primaria che si concluderanno presumibilmente in cinque settimane e quindi intorno al 24 marzo, salvo complicazioni". Prima disposizione, la chiusura dei alcune vie di accesso e uscita. Il personale scolastico, alunni e utenti dovrò servirsi solo ed esclusivamente dell’ingresso principale su piazza Unità d’Italia. Uno schema già predisposto organizza inoltre punti ed ordine di uscita delle diverse sezioni, per garantire la sicurezza. Sempre in concomitanza con il cantiere "non sarà possibile utilizzare l’area del giardino est lato via Trento e via Trieste. Tale restrizione tuttavia non implica il divieto di uscire per l’intervallo". Qualche disagio o modifica dunque, ma cantiere acceso. La richiesta di stornare parte dei fondi Nokia sulle scuole era stata avanzata negli anni scorsi a più riprese, anche con una petizione. La decisione ultima è stata presa a fine anno. Meno denari al nuovo comune, immutato lo stanziamento per l’opera più costosa, la nuova Tenenza della guardia di Finanza a sant’Agata.