BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Castelli e paesaggi fiabeschi a pochi chilometri da casa

Lo sguardo sul “laghetto“ del Manzoni dai lavatoi di Trezzo è il punto di partenza di uno dei tanti...

Lo sguardo sul “laghetto“ del Manzoni dai lavatoi di Trezzo è il punto di partenza di uno dei tanti...

Lo sguardo sul “laghetto“ del Manzoni dai lavatoi di Trezzo è il punto di partenza di uno dei tanti...

Lo sguardo sul “laghetto“ del Manzoni dai lavatoi di Trezzo è il punto di partenza di uno dei tanti itinerari che ci si può regalare per Pasquetta nell’Adda-Martesana. Vacanze senza muoversi da casa alla scoperta di bellezze spesso sottovalutate perché troppo vicine. E da qui basta alzare lo sguardo per godersi la Rocca viscontea a picco sul fiume, il Castello, altro tesoro che non finisce mai di stupire. Ai suoi piedi la Centrale Enel Taccani, esempio di Liberty perfetta e funzionante, un monumento superbo alla tecnologia di inizio ’900 che ha saputo attraversare il secolo. Tappe di un itinerario fai da te che può portare per cascine nelle campagne fino al circuito autareno. Si parte dal casello idraulico del Naviglio Martesana a Groppello e si arriva a Fara Gera alla basilica costruita a fine VI secolo.

La vetrina all’aria aperta offre angoli mozzafiato. A cominciare da Vaprio con i suoi palazzi, unico nel suo genere il percorso lascerà i neofiti a bocca aperta fra vestigia celtiche, longobarde e romane, opere idrauliche della bonifica benedettina, castelli medievali, chiese, dipinti e affreschi, filatoi e opifici cotonieri di inizio secolo. Per chi preferisce il classico picnic, invece, gli angolini non si contano. Ma non è necessario andare a casaccio. Le bellezze della zona sono tutte on-line sul portale del Parco Pane, 4mila ettari di oasi ordinati in un sito che accompagna i visitatori da casa e dallo smartphone. Dall’home page (www.webeasigys.it) è facile decidere quale spicchio scegliere e pure organizzare il proprio arrivo con i mezzi pubblici. Dopo pranzo si può passeggiare tra ville e vivai, da Agrate a Cavenago, 7 chilometri per 2 ore e mezzo di escursione alla scoperta di antiche dimore. Oppure, andare per rogge e canali, 11 chilometri, una promenade di 4 ore, da Caponago a Bussero, lungo il Villoresi. O spingersi alla scoperta delle riserve, e qui spuntano due classici: il Boscone di Ornago e le Foppe di Cavenago. Il menu è ricco ci sono otto possibilità per girare in lungo e in largo su 42 chilometri totali, con un itinerario che parte dalla stazione del metrò Gessate e arriva a Verderio, attraversando tre province: Milano, Lecco e Brianza.

Barbara Calderola