
di Roberta Rampini
"È un’iniziativa molto bella che ci consente di mettere in pratica quello che studiamo e fare del bene. Oggi abbiamo cucinato con la passione di sempre ma anche con grande gioia, sapendo che questi pasti saranno consegnati a persone che vivono un momento di difficoltà". Aspirante chef, Andrei Vasiliu frequenta la terza indirizzo cucina dell’istituto per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera Olmo di Cornaredo. Ieri mattina insieme ai suoi compagni di classe, durante il laboratorio di cucina, ha partecipato al progetto di "Catering sociale" avviato nella scuola cornaredese e al Paolo Frisi di Milano.
La pandemia ha costretto l’Olmo a sospendere il "ristorante didattico" del giovedì ma non ha cancellato la voglia di creare opportunità di formazione per gli studenti. E così a febbraio è iniziato il "catering sociale" che durerà fino alla fine dell’anno scolastico. L’idea è stata di Guido Villa, professore di laboratorio di sala e referente per le attività di laboratorio dell’istituto, "guardando la televisione mi hanno colpito le lunghe code di fronte all’associazione Pane Quotidiano centinaia per per ritirare un pacco alimentare. Allora ho pensato che anche noi potevamo fare qualcosa e pensato al catering solidale, gli studenti hanno l’opportunità di formarsi e la scuola può fare la sua parte in questo momento in cui l’emergenza sanitaria sta creando nuove povertà". Per convincere il dirigente scolastico Luca Azzollini non c’è voluto molto. I pasti preparati dagli aspiranti chef nella cucina dell’Olmo, vengono consegnati ai servizi sociali del Comune che li porta alle famiglie bisognose o agli ospiti di Ca’ Nostra, comunità che accoglie malati di Aids. Ieri gli studenti insieme al professore Pasquale Ferraro hanno cucinato lasagne con panna e funghi porcini, omelette al formaggio, patate al forno e pane che sono stati consegnati alle famiglie del territorio.