SIMONA BALLATORE
Cronaca

Cattedre vuote, operazioni al via Servono 3.391 docenti in città "E ci si affida (ancora) all’algoritmo"

Conca (Flc-Cgil): "Atto di fede, uffici svuotati. Meglio le nomine in presenza". Da domani la scelta delle sedi.. Salmbruna (Cisl): "Meglio indicare tutti i plessi". Si cercano anche 2.960 insegnanti di sostegno e 34 presidi.

Cattedre vuote, operazioni al via Servono 3.391 docenti in città "E ci si affida (ancora) all’algoritmo"

di Simona Ballatore

Scattano le procedure per reclutare 3.391 docenti, dall’infanzia alle superiori, più altri 2.960 insegnanti di sostegno. Procedure tutte informatizzate anche per quest’anno: fino a domani i candidati potranno scegliere la provincia. La sera stessa del 21 luglio - o al massimo sabato mattina - verrà pubblicato sul sito dell’ufficio scolastico regionale il decreto con l’assegnazione della provincia. A quel punto si aprirà la fase due: la scelta delle scuole nella provincia assegnata. Entro il 25 dovrebbe chiudersi il capitolo per l’assunzione dei docenti a tempo indeterminato e si scoprirà quante e quali saranno le cattedre ancora vacanti, che verranno assegnate ai supplenti. I tempi sono stretti, in modo da essere pronti per la prima campanella.

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"L’apertura delle funzioni delle istanze online per le supplenze e le nomine in ruolo consegna anche quest’anno all’algoritmo il futuro prossimo di decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori, in Lombardia e nel resto d’Italia - commenta Massimiliano De Conca, segretario generale Flc Cgil Lombardia -. Si tratta di un metodo di procedere che disumanizza il rapporto di lavoro in momenti cruciali dell’anno, negando agli interessati l’assistenza necessaria per essere accompagnati in una scelta, quella della nomina in ruolo, ma anche quella della supplenza annuale, più consapevole". Ricorda "lo svuotamento degli uffici scolastici" Conca, aggiungendo che "affidare tutto ad un algoritmo è un atto di fede informatico che si concretizza nella sfiducia della prestazione umana e nel disinvestimento in risorse umane". Chiede un ritorno alla presenza anche Cub Scuola, che ha annunciato un ricorso al Tar.

"Con le nomine in presenza il candidato poteva vedere, al momento della scelta, quali sede erano rimaste libere in quel momento - spiega Massimiliano Sambruna, Cisl Scuola Milano -. Una sede che però risultava già assegnata si sarebbe potuta liberare successivamente. Il consiglio che diamo agli insegnanti è di inserire tutte le scuole possibili, per evitare di restare fuori".

Anche lo scorso anno era capitato che qualcuno - in alto in graduatoria - avesse indicato solo la scuola prescelta senza fare i conti con altri candidati che avevano diritto a entrare prima di lui e si era visto in questo modo “scavalcare“, rimanendo senza alternativa.

Dopo la pubblicazione dei trasferimenti, sono rimaste in Lombardia 135 scuole senza presidi, delle quali 34 a Milano. Ci sono però ancora candidati, vincitori dell’ultimo concorso, che potrebbero entrare in ruolo. E anche i “depennati“ - che nel 2017 avevano vinto il concorso, ma avevano rinunciato all’incarico - chiedono di essere rimessi in gioco. "Terminate le altre procedure, se rimarranno ancora posti vacanti, potrebbe avere senso ed essere funzionale, verificando però il motivo della rinuncia - commenta Sambruna –. Per evitare che in futuro qualcuno non accetti l’incarico per attendere il posto sotto casa".