Una stradina del centro che sembra quasi un sentiero tra i boschi. Una vietta alberata e piastrellata in pietra, che unisce piazza Paolo VI con via Solferino, lungo i chiostri dell’antica Basilica di San Simpliciano. A due passi dalla stazione di Lanza, su una traversa di corso Garibaldi, si stende via dei Cavalieri del Santo Sepolcro, nell’area un tempo occupata dai terreni di un ex convento. L’attuale stradina fu aperta nel 1940, e iniziò ad assumere l’aspetto odierno solo negli anni ‘60, quando venne risistemata con la costruzione di nuove abitazioni residenziali. "È una bella via di passaggio", commenta Stefano Paveri, che viene spesso qui. "In città è difficile trovare stradine come questa, senza rumore né affollamenti di persone", aggiunge Marco Fusari, che abita vicino. Certo, anche questa strada ha i suoi problemi: "Qui ci ‘vivono’ dei clochard, e alcuni usano i marciapiedi come bagno pubblico", racconta Lorenzo Merlino, che passa di qui con il cane. Ma al di là di tutto, rimane una via di grande valore storico e architettonico, un luogo insolito nel cuore di Milano.
Thomas Fox