
Un carabiniere mostra il sego lasciato dal cavo d'acciaio
Milano, 4 gennaio 2024 – "Ieri sera ho parcheggiato la macchina in viale Toscana poiché sono ospite da amici nell'appartamento di uno stabile in quella strada. Alle 2.20 ho sentito dei rumori strani, mi sono affacciato alla finestra e ho visto tre uomini che stavano sistemando un cavo d'acciaio in mezzo alla strada, assicurandolo da una parte al palo della segnaletica stradale e dall'altra al corrimano della pensilina della fermata dell'autobus".
L'allarme choc al 112
Inizia così il racconto da incubo del ventiseienne che nella notte tra mercoledì e giovedì ha dato l'allarme alla centrale operativa di via Moscova, mettendo in salvo con la sua telefonata automobilisti e motociclisti che prima o poi avrebbero percorso l'arteria a tre corsie in direzione piazzale Lodi, all'incrocio con via Ripamonti. Il giovane ha raccontato anche di aver visto i tre allontanarsi ridendo e scherzando tra loro dopo aver fissato il cavo.
L'intervento dei carabinieri
Quella chiamata si è rivelata fondamentale perché ha permesso ai carabinieri del Radiomobile di tranciare qualche minuto dopo il cavo, sistemato a un'altezza di circa un metro e quaranta, e di evitare un gravissimo incidente. Di più: grazie alle dichiarazioni precise del testimone oculare, che ha fornito indicazioni dettagliate sull'abbigliamento dei tre, i militari del pronto intervento sono riusciti a bloccare uno dei presunti responsabili, un ventiquattrenne italiano, arrestato dopo alcuni minuti non lontano dal luogo del raid.
“L'abbiamo fatto per divertirci”
“Ci stavamo annoiando, l'abbiamo fatto per divertirci”, avrebbe confessato il ragazzo, che ora dovrà rispondere dell'accusa di strage, reato che, come previsto dall'articolo 422 del codice penale, si contesta a "chiunque, al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità". Per fortuna, in viale Toscana non ci sono stati né morti né feriti, ma il rischio che qualcuno potesse farsi davvero male è stato molto concreto: se non fosse stato per l'alert tempestivo lanciato dal ventiseienne, quel cavo, tesissimo e poco visibile, avrebbe potuto disarcionare un centauro di passaggio o sfondare il parabrezza di un'auto.