Milano – Un cavo d'acciaio sulla strada, ad altezza d'uomo, assicurato da un lato a un palo della segnaletica stradale e dall'altro al corrimano della pensilina della linea 91 Atm. Una trappola killer per automobilisti e motociclisti di passaggio. Un gioco folle che i tre presunti autori avrebbero messo in atto "per divertirci", come uno di loro, l'unico bloccato e arrestato pochi minuti dopo, avrebbe confessato ai carabinieri.
L'allarme
L'intervento dei carabinieri è scattato alle 2.20 della notte tra mercoledì e giovedì in viale Toscana. Un ventiseienne, ospite di amici in uno stabile vicino all'incrocio con via Ripamonti, ha chiamato la centrale operativa di via Moscova per segnalare di aver visto tre uomini che avevano appena sistemato un cavo d'acciaio in maniera perpendicolare rispetto alle tre corsie in direzione corso Lodi. I militari del Radiomobile sono arrivati nel giro di pochissimi minuti e hanno immediatamente tranciato il cavo con le cesoie, impedendo che qualcuno potesse finirci contro.
L'arresto in viale Sabotino
Poi è scattata la caccia ai tre, descritti in maniera precisa dal testimone oculare. Uno dei ragazzi, corrispondente all'identikit e poi riconosciuto "senza ombra di dubbio" dal ventiseienne, è stato bloccato dai carabinieri in viale Sabotino: ha ammesso di essere uno del gruppo, ma inizialmente non ha fornito informazioni sui due complici. Poi, però, gli sono arrivate diverse chiamate dai due in fuga, che potrebbero essere rintracciati a breve dagli investigatori: stando a una storia pubblicata sui social, si sarebbero allontanati da viale Toscana in sella a uno scooter a noleggio.
"Una cavolata, un gioco"
A.B., 24 anni, è stato arrestato d'intesa con il pm di turno Enrico Pavone con l'accusa di strage, reato che si contesta, come dispone l'articolo 422 del codice penale, a chiunque, al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità. Non solo: è accusato anche dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e ricettazione, per il cavo probabilmente rubato in un cantiere.
Per fortuna, in viale Toscana non ci sono stati né morti né feriti, ma il merito è solo del cittadino che ha dato l'allarme, insospettito da rumori strani provenienti dalla strada, e dei carabinieri che hanno neutralizzato immediatamente la minaccia letale. A loro, il ventiquattrenne in manette avrebbe confessato di averlo fatto "per gioco, una cavolata": "Ci stavamo annoiando e volevamo divertirci", la sintesi delle sue dichiarazioni.