REDAZIONE MILANO

Cecchetti a Milano: sul prato per l'autonomia. Meloni segua la linea Salvini

La Lega si prepara al raduno di Pontida con un messaggio di autonomia e un'idea di Europa dei popoli. Fabrizio Cecchetti, deputato e coordinatore lombardo, spiega come la Lega non sia cambiata dal 1995 ad oggi, nonostante l'arrivo della leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen.



Cecchetti a Milano: sul prato per l'autonomia. Meloni segua la linea Salvini

Cecchetti a Milano: sul prato per l'autonomia. Meloni segua la linea Salvini

"La mia prima Pontida? Era il novembre 1995, perché allora Bossi voleva due raduni di Pontida, uno in primavera e l’altro in autunno. Mi è rimasta nel cuore anche quella del 1996. Era il 2 giugno, mi ero appena diplomato. La Lega lanciava la campagna sull’indipendenza della Padania. In totale ho partecipato a 35 Pontida. E domani (oggi per chi legge, ndr) ci sarà anche mio figlio". Fabrizio Cecchetti, deputato e coordinatore lombardo della Lega, si prepara al raduno di Pontida in programma oggi tornando indietro con la memoria. Ma non dribbla le domande sul presente e sul futuro del Carroccio.

Cecchetti, dal 1995 ad oggi la Lega è cambiata molto. Dall’indipendentismo al nazionalismo. E a Pontida quest’anno ci sarà la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen.

"Mi dicono che La Pen è il simbolo del centralismo francese e la Lega è nazionalista. Ma a me non pare che sia così. Con la Lega al Governo si parla spessissimo di autonomia".

Le Pen non è autonomista.

"A Pontida, come Lega Lombarda, noi distribuiremo sul prato 30 mila giornalini con il titolo “La Pontida dell’autonomia’’. Con la Le Pen condividiamo un’idea di Europa dei popoli, la stessa che aveva Umberto Bossi nel 1994. È un’idea di Europa che non impone scelte folli come quelle volute dal Partito socialista europeo".

I messaggi di questa Pontida sono rivolti anche alla premier Giorgia Meloni e puntano a chiedere uno scatto diverso sul contrasto all’immigrazione?

"Il Governo è coeso. Domani (oggi, ndr) la Meloni farà la sua parte andando a Lampedusa per provare a difendere i nostri confini. Non c’è una competizione tra la Lega e la Meloni, siamo a Pontida, come ogni anno, per lanciare la nostra azione politica. Ricordo che l’anno prossimo voteremo in 949 Comuni in Lombardia. L’immigrazione? L’Africa è al collasso per mille motivi: guerre civili, crisi economiche. Per impedire che ci sia un’invasione dell’Italia ci vuole una seria politica europea, che non può essere quella dei socialisti e di Macron".

La Lega sembra rimpiangere i tempi in cui Matteo Salvini era ministro dell’Interno. È così?

"La Lega non si è mai ammorbidita sul tema dell’immigrazione. Venerdì Salvini era processo per aver tentato di fermare le navi di migranti nel 2019. Adesso è necessario che tutti si diano da fare affinché quello che eravamo riusciti a fare nel 2019 si possa ripetere anche oggi. Entro fine settembre la Lega proporrà altri decreti sulla sicurezza in Consiglio dei ministri. Tra le nostre proposte c’è quella di creare un Centro per i rimpatri in ogni regione. Ora ce ne sono nove su 20 regioni. Ad ostacolarne l’apertura è sempre stata la sinistra, ch ora fa finta di interessarsi del problema".

Il sindaco Sala dice che la propaganda elettorale del centrodestra sull’immigrazione era completamente irrealistica.

"Sala prende in giro i cittadini. La sinistra non ha fatto nulla contro l’immigrazione. Salvini, invece, gli sbarchi li aveva fermati".

Ultima domanda su Pontida. È dispiaciuto che anche quest’anno non ci sarà Umberto Bossi?

"Bossi è sempre il benvenuto. Credo che negli ultimi due anni non sia venuto a Pontida per motivi di salute, non politici. Un anno fa, alle Politiche, io, d’accordo con Salvini, ho messo Bossi come capolista a Varese".

Massimiliano Mingoia