Milano, 8 novembre 2023 - Il 70% del premio “Lombardia è ricerca” 2023 da 1 milione di euro accenderà il motore di una collaborazione con gli Usa, scommettendo su un network locale dell'immunoterapia, una rete di centri di ricerca pubblici e privati che in Lombardia stanno investendo sulle terapie Car-T.
Chi sono i vincitori
Il focus sarà anche sui giovani ricercatori: sarà data particolare attenzione all'attività di formazione e all'organizzazione di visite di scambio. E' questa la scelta di Carl June, uno dei due vincitori (insieme al chirurgo e immunologo Steven Rosenberg in forze ai National Institutes of Health di Bethesda) del “Nobel lombardo”. June, presente oggi alla cerimonia di consegna del premio in occasione della sesta Giornata della ricerca al Teatro alla Scala di Milano, dirige il 'Center for Cellular Immuotherapies' dell'Università della Pennsylvania, e nel dettaglio ha deciso di destinare i fondi alla realizzazione di un'iniziativa di collaborazione continuativa tra il polo di eccellenza che lui e i suoi colleghi hanno creato a Philadelphia e la rete che sta nascendo in Lombardia per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo di terapie Car-T e terapie avanzate, promossa dagli Irccs pubblici Istituto nazionale dei tumori (Int), San Gerardo e Policlinico San Matteo, alla quale potranno aderire anche Irccs privati quali San Raffaele e Ieo.
Il network lombardo
E' questo il nucleo attorno a cui costruire il 'network lombardo' che potrà includere anche gli altri centri che propongono ai propri pazienti terapie avanzate. La collaborazione tra la Lombardia e la Pennsylvania sarà finalizzata a creare una rete per la ricerca biomedica, il trattamento e la produzione in ambito sperimentale e accademico di Car-T e terapie avanzate, promuovendo attività di ricerca, sviluppo e produzione di prodotti accademici finalizzati all'utilizzo terapeutico, spiega la Regione in una nota. In previsione c'è anche un meeting scientifico annuale tra Milano e Philadelphia.
La scelta della giuria
Il premio per gli scienziati americani è stato consegnato dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dall'assessore con delega a Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, al termine della sesta edizione della Giornata della Ricerca, ideata e realizzata dalla Regione per premiare la miglior scoperta scientifica nell'ambito delle Scienze della Vita. Il tema di quest'anno era 'Modelli innovativi di cura, terapia e prevenzione'. E la scelta è stata fatta da una giuria di 14 top scientist di livello internazionale, presieduta da Marco Bianchi, professore dell'università Vita Salute San Raffaele di Milano.
Svolta nella lotta al cancro
L'immunoterapia con cellule derivate dal paziente rappresenta una svolta nella lotta contro il cancro, ricorda la Regione. Dopo decenni in cui chirurgia, radioterapia e chemioterapia hanno costituito le uniche opzioni, oggi l'immunoterapia ha affiancato le terapie tradizionali come terapia innovativa con risultati promettenti per forme di cancro altrimenti non trattabili, si legge nella nota. E' l'era delle 'cellule farmaco' contro il tumore, un filone a cui Rosenberg e June hanno dato un significativo contributo. I loro studi hanno fornito all'immunoterapia con cellule immunitarie una 'proof of principle', dimostrando che questo approccio funziona. Lo sviluppo futuro dell'immunoterapia sarà di aumentare il repertorio di tumori aggredibili, perfezionando sempre più la creazione di nuove cellule riprogrammate, con specificità sempre più elevata. L'immunoterapia oggi si presenta dunque sempre più come un sistema integrato di approcci. Non si parla inoltre di immunoterapia solo contro i tumori, le applicazioni future potrebbero riguardare anche altre patologie, come ad esempio le malattie autoimmuni. In tutto questo, le intuizioni di Rosenberg e June sono state rivoluzionarie.