Un secolo di A8 Milano-Varese. A Lainate la festa per la prima autostrada d’Italia: “Pensata da un visionario”

Il governatore Attilio Fontana: “Le infrastrutture molte volte vengono viste come qualcosa di invasivo. Ma è grazie a queste infrastrutture che i territori si sviluppano”

La celebrazione dei cento anni dell'A8 Milano-Varese

La celebrazione dei cento anni dell'A8 Milano-Varese

Lainate (Milano) – Il 21 settembre 1924 re Vittorio Emanuele III inaugurava la prima autostrada d’Italia, che collegava Milano a Varese. Cento anni dopo, quando il parco auto del Paese è di 40 milioni di veicoli contro i 60mila dell’epoca, a celebrare l’evento c’era – tra gli altri – il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Location della grande festa del centenario, l'area di servizio Villoresi Ovest a Lainate. 

Attilio Fontana

“Oggi festeggiamo il compleanno di un'autostrada importante, una grande infrastruttura di collegamento, il simbolo di uno sviluppo che ha poi raggiunto gran parte del nostro Paese. Ma stiamo soprattutto festeggiando un territorio". Da questa tratta, a settembre di un secolo fa, partiva la rivoluzione economica: ''Le infrastrutture molte volte, prima che si riesca a spiegare il loro significato, vengono viste come qualcosa di invasivo. Ma è grazie a queste infrastrutture che i territori si sviluppano - riprende Fontana -. Quello che era un piccolo comune agricolo è diventata una città importante, anche da un punto di vista industriale. Che questo sia un territorio di sperimentazione lo dimostra l'autostrada realizzata 100 anni fa e lo dimostra il fatto che sia diventata la prima autostrada italiana con cinque corsie. Dobbiamo continuare in questa direzione e insistere sul miglioramento e l'infrastrutturazione del nostro territorio. Sono partiti i cantieri della Pedemontana - continua - si sta realizzando il collegamento Roma-Monza, la quarta corsia dinamica della A4. Sono tutti mezzi attraverso i quali si riuscirà a rendere ancora più efficiente il funzionamento della nostra Regione che, in questi ultimi mesi, in questi ultimi anni, sta dando dei risultati eccellenti grazie all'attuale infrastrutturazione. Ma dobbiamo guardare avanti e continuare a migliorare''.

Le foto 

La celebrazione istituzionale di un simbolo del progresso italiano intende sottolineare non solo il valore storico di un’opera pionieristica, ma anche la capacità visionaria di coloro che, come l’ingegner Piero Puricelli, immaginarono un’epoca in cui l’automobile sarebbe diventata il motore del cambiamento sociale, economico e culturale

Roberto Tomasi

Alla celebrazione è intervenuto anche Roberto Tomasi, ad di Autostrade dell’Italia: “È un'opera estremamente importante. Nessuno avrebbe potuto immaginare che 60mila veicoli potessero diventare 40 milioni dopo cent'anni e che il sistema di finanziamento dell'opera fosse così innovativo, tanto che è stato preso da tutti nel mondo. E nessuno poteva immaginare che l'ingegneria civile del Paese diventasse l'ingegneria di riferimento nel Dopoguerra. Questo è il valore di questo compleanno - ha aggiunto -. Dobbiamo oggi immaginare come sostenere un'infrastruttura che rimarrà centrale nei prossimi 100 anni, come renderla sostenibile e digitale, e andare a potenziare i nodi fondamentali del Paese. Mentre facevamo questo compleanno sentivamo i mezzi che passavano, un volume di traffico importantissimo, se non avessimo fatto la quinta corsia saremmo in grande difficoltà. Questo vale anche per altri nodi del Paese: Bologna, Genova, Firenze, tutto il potenziamento degli assi relativi alla Milano-Lodi, abbiamo bisogno ancora di immaginare come investire, sostenendo il finanziamento e non andando a caricare sugli utenti tutti gli oneri relativi alle nuove opere".

Un'opera, quella inaugurata il 21 settembre 1924 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, fortemente voluta dall'ingegnere, imprenditore e costruttore milanese, Pietro Puricelli: "Questa autostrada è stata pensata da un visionario di nuove idee. In questo asse transitavano circa 1.000 veicoli, oggi 170-180 mila - riprende Tomasi -. Era un progetto di visione anche dal punto di vista del finanziamento: fu la prima ad usare il pedaggio per pagare se stessa. Un modello che verrà replicato in diverse parti del mondo come elemento strutturale per sviluppare infrastrutture. Dobbiamo avere la stessa visione che ebbe l'ingegnere Puricelli. Dobbiamo cercare di avere la capacità di rischiare per poter immaginare il futuro". Il centenario della A8 Milano-Varese stimola un'importante riflessione: ''L'evento di oggi denota quanto le autostrade invecchiano. Hanno bisogno di rigenerazione, che è la sfida che insieme al ministro'' delle infrastrutture e dei trasporti ''stiamo affrontando per assicurare che queste infrastrutture possano dare ricchezza nei prossimi cent'anni alle nostre economie'', conclude l'ad di Autostrade.

Matteo Salvini 

"Se andiamo a leggerci la rassegna stampa degli anni dell'apertura dell'Autostrada del Sole c'erano le critiche di riteneva che non l'avrebbe usata nessuno. Oggi la diamo per scontata. E anche oggi ci sono polemiche sulle opere da realizzare". Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. "La differenza la fai quando fai un'infrastruttura che poi crea sviluppo", ha sottolineato Salvini, che a margine dell'evento ha risposto alle domande dei giornalisti sui pedaggi. "Se il pedaggio viene utilizzato per fare investimenti che migliorano la qualità della vita dei lavoratori, dei pendolari e degli studenti, è cosa buona e giusta", ha aggiunto.