Cento chilometri in sella. Il sogno di Cernusco

Settimana della Mobilità, rilancio della green way per "lasciare l’auto in box"

Cento chilometri in sella. Il sogno di Cernusco

Settimana della Mobilità, rilancio della green way per "lasciare l’auto in box"

Due fermate della metropolitana, più di 70 chilometri di ciclabili, 7 linee di trasporto pubblico: Cernusco ha partecipato alla Settimana Europea della Mobilità per rilanciare la green way che porta da casa in ufficio o all’università a Milano, via Naviglio, "lasciando l’auto in box". Una vocazione partita da lontano, le piste su cui pedalare e camminare sono ormai un reticolo che copre tutta la città e che ha cominciato a infittirsi alla fine del secolo scorso.

L’idea di rallentare e cancellare il traffico ha radice consolidate qui, anche quando il cambiamento climatico non era in cima all’agenda dei governi, come oggi. Un impegno che Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, riconosce conferendo per l’ottavo anno al salotto buono dell’hinterland il titolo di capitale della bici.

Tutto merito delle politiche di casa che spingono alla svolta dolce: sono 110 le strade interne che ospitano in sicurezza corsie per biker e pedoni. Un orgoglio per il Comune (nella foto il vicesindaco Paola Colombo) sempre al lavoro per aumentare questi numeri, è difficile che un intervento stradale non comprenda una nuova pista.

"Questione di salute e di rispetto per la natura", spiegano in Municipio, tema più che mai sentito dopo l’emergenza maltempo che ha lasciato il segno da queste parti: l’anno scorso Cernusco fu uno degli epicentri di grandinate e nubifragi che hanno terrorizzato la gente e causato milioni di danni in tutta la Martesana. La passione per i tragitti a due ruote risale nel tempo, il patrimonio di corridoi protetti è frutto di un lavoro cominciato prima del nuovo millennio, tutte le Amministrazioni che si sono passate il testimone hanno sposato la causa della lotta all’inquinamento.

Il sogno adesso è raggiungere le tre cifre: 100 chilometri per girare in lungo in largo fra i quartieri, pedalando. Una promessa rinnovata sotto la bandiera gialla Fiab che ne fa un traguardo ambizioso, ma alla portata.

Gli investimenti su questo fronte si sono rivelati importanti durante la pandemia, quando tutti avevano paura di salire sui mezzi pubblici. È così che l’esercito dei pentiti della macchina si è fatto via via più numeroso. Fra gli interventi più significativi per potenziare la rete ci sono i trait d’union per le scuole e la stazione della metropolitana, ma anche il progetto Bicipolitana, "sempre per sponsorizzare la scelta sostenibile", stazioni che collegano tutti i punti importanti dall’ospedale agli uffici pubblici.

L’appuntamento europeo non fa che consolidare una mentalità affermata da queste parti e promette di convertire qualche altro recalcitrante.

Barbara Calderola