Marianna Vazzana
Cronaca

Viaggio nel centro che accoglie i bambini migranti in Italia da soli: “Il sogno di un futuro a Milano”

Gli educatori sono presenti h24; c’è lo spazio per il servizio psicologico, quello degli assistenti sociali; la sala con il medico. Tutto accanto alla “zona notte”

Viaggio nel centro che accoglie i bambini migranti in Italia da soli: “Il sogno di un futuro a Milano”

Milano, 22 agosto 2023 – “Al mattino la sveglia è alle 8. Di notte prendiamo in custodia noi i cellulari, altrimenti starebbero ore su TikTok. Sono come tutti gli adolescenti”. Ma sono in Italia, soli, senza adulti di riferimento. In arrivo da Egitto, Tunisia, Marocco ma anche Albania, Somalia, Gambia, Mali, Costa d'Avorio e Guinea. Sono i minori stranieri non accompagnati: 1.300 in carico al Comune di Milano, un decimo di tutti quelli sbarcati in Italia.

Milano, centro servizi minori stranieri non accompagnati
Milano, centro servizi minori stranieri non accompagnati

“Un arrivo incontrollato”

"Stiamo facendo fronte a un arrivo di migranti incontrollato e ingente: non è mai stato così finora. Abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e chiedere la disponibilità di posti in strutture in varie parti d’Italia: Udine, Trieste, Pordenone, Genova, Napoli, Salerno e non solo”. A spiegare la situazione dalla struttura di accoglienza che si trova in via Zendrini è la responsabile Barbara Lucchesi. E l'assessore al Welfare Lamberto Bertolè ha già sottolineato che “non abbiamo più posti, manca una regìa a livello nazionale: i Comuni sono lasciati soli, con strumenti limitati”.

“Il sogno di un futuro a Milano”

Ed è dura portare avanti progetti con numeri altissimi da gestire e tenendo conto delle situazioni delicate dei migranti, a maggior ragione se minori. “In via Zendrini ospitiamo al momento 13 ragazzi, 12 maschi e una femmina. Altri 40 in via Aldini e 47 in viale Fulvio Testi. Abbiamo tredicenni, molti quindicenni e due di 17 anni”.

"C’è un passaparola che comincia già nel Paese d’origine. Il 90% sa già a chi rivolgersi, a volte bussa con in mano un foglietto con scritto sopra l’indirizzo, mentre il 10% viene mandato qui da forze dell’ordine, ospedali, procure... Milano ha un fattore di attrazione elevato per questi ragazzi che sognano un futuro e soprattutto di poter mandare denaro a casa. Quasi tutte le loro famiglie infatti si sono indebitate per mandarli qui”.

Milano, centro servizi minori stranieri non accompagnati
Milano, centro servizi minori stranieri non accompagnati

Accoglienza e aiuto psicologico

Ma quando arrivano, "molti sono traumatizzati: chi proviene dalla rotta balcanica o dalla Libia spesso è stato in “centri di detenzione arbitraria” dove ha subìto torture, come lo scioglimento di cavi elettrici sulla pelle o ferite da coltello. Quindi va aiutato dal punto di vista psicologico, prima di tutto”. Per questo una delle particolarità della struttura è “il mettere insieme il servizio sociale e quello di accoglienza”. Gli educatori sono presenti h24; c’è lo spazio per il servizio psicologico, quello degli assistenti sociali; la sala con il medico. Tutto accanto alla “zona notte“.

Centro servizi minori stranieri non accompagnati
Centro servizi minori stranieri non accompagnati

Il centro tra stanze e turni

Varcando il cancello si entra in cortile, poi si raggiunge l’ingresso. Al piano terra la stanza per lo studio con impresse sul muro tutte le mani dei ragazzi, lasciate con la vernice colorata. Poi la cucina e la sala per mangiare insieme. Sempre al piano terra, una stanza singola per eventuali situazioni problematiche. Di sopra, le stanze con i letti. Sulle pareti del corridoio, disegni realizzati dai giovanissimi ospiti e la bacheca con i turni per le pulizie e i compiti da sbrigare.

Milano, centro servizi minori stranieri non accompagnati
Milano, centro servizi minori stranieri non accompagnati

La giornata tipo

Una giornata tipo? "La sveglia è alle 8 – fa sapere Michela Marognoli, coordinatrice dell’équipe educativa –, poi colazione, sistemazione delle stanze, pulizia dei bagni e degli spazi comuni. Dalle 9.30 fino all’ora di pranzo è tempo di scuola. Il primo passo è imparare l’italiano”. Poi si mangia tutti insieme. “Ogni tanto organizziamo laboratori di cucina in cui i ragazzi hanno l’opportunità di preparare i piatti dei loro Paesi”. Al pomeriggio “è possibile fare delle passeggiate. Alle 18.30, però, tutti devono rientrare. Poi ci si lava, si mangia e dopo cena si guarda un film”. L'obiettivo è far sentire tutti a casa. Nonostante le difficoltà in piena emergenza.

Centro servizi minori stranieri non accompagnati
Centro servizi minori stranieri non accompagnati