Dopo la raccolta firme online contro il "il ritorno alla carica del Carosello extra large", il Comitato Basta ampliamento di Carugate scrive a Beppe Sala, sindaco di Milano e di Città Metropolitana, a Luca Santambrogio, presidente della Provincia di Monza e ai Comuni della zona, sia in Martesana che brianzoli, che confinano con il centro commerciale deciso ad allargarsi. Obiettivo, "fermare il piano". Come? "Innanzitutto aprendo un tavolo allargato sul traffico - spiega Claudio Sangalli, portavoce degli attivisti – con uno studio indipendente supervisionato dalle province che misuri l’impatto reale dell’operazione sulla salute della gente e sul territorio. Il nostro è un appello al buon senso. L’obiettivo è tutelare la qualità della vita e il futuro delle nostre comunità. Parliamo di 25mila metri di negozi e gallerie in più che porteranno traffico e smog congestionando un’area già compromessa". Nato nel 2017 il gruppo boccia ancora una volta "il ritorno alla ribalta dell’operazione nel silenzio generale, l’amministrazione non ha detto una parola" e ricorda che "grazie al nostro pressing degli anni scorsi abbiamo salvato il Parco dei Germani sui quali sia Carugate che Cernusco volevano allargare lo store". Ora, l’auspicio è ottenere lo stesso effetto, ma sull’intera partita. "In passato abbiamo promosso un referendum, il quesito non fu ammesso nonostante ci fossero 1.551 firme a sostegno raccolte in pochi giorni, ma smosse le acque. Oggi ci ritroviamo con una procedura di Valutazione di impatto ambientale avviata senza che gli altri enti toccati da vicino abbiano presentato un’osservazione, eppure gli effetti del supermercato più grande non risparmieranno nessuno. Invitiamo tutti a farsi avanti". "Lo scopo di una struttura più grossa è quello di aumentare il numero di clienti - ancora Sangalli - una scelta che ci penalizzerà sotto il profilo viabilistico e dell’inquinamento. Questo programma si inserisce in uno scenario molto critico per equilibrio tra aree urbanizzate e suolo verde, per qualità dell’aria con la mobilità al collasso. Non tralasciamo gli aspetti occupazionali, i pochi posti di lavoro previsti sono trasferimenti, mentre si ignorano le conseguenze sui negozi di vicinato in sofferenza da anni: lo testimoniano tante attività svanite nel nulla". Adesso, si aggiungono "i servizi extra previsti dall’ampliamento: palestra, studi medici, cinema con il solo intento di rendere più appetibile il polo commerciale a dispetto dei centri storici in città destinate a diventare sempre più dormitori".
CronacaCentro commerciale extra large. "Subito un tavolo sul traffico"