ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Centro diurno, taglio del nastro: "Rete di servizi per anziani fragili"

A Bollate ambulatorio, studio medico e infermieristico, palestra. Bertolaso: tempi lunghi ma oggi è realtà

A Bollate ambulatorio, studio medico e infermieristico, palestra. Bertolaso: tempi lunghi ma oggi è realtà

A Bollate ambulatorio, studio medico e infermieristico, palestra. Bertolaso: tempi lunghi ma oggi è realtà

Questa volta il taglio del nastro è arrivato a struttura aperta. Dieci anni dopo la prima affollata assemblea cittadina e la costituzione di un comitato di cittadini. Sei anni dopo lo stanziamento di 800mila euro da parte di Regione Lombardia e dopo due anni di lavori, ieri mattina è stato inaugurato il centro diurno integrato “Il mandorlo“ all’interno del Pot di via Piave a Bollate, nell’edificio accanto alla portineria dove una volta c’era il Cup. Uno spazio semiresidenziale che si rivolge alle persone anziane parzialmente autosufficienti, che hanno bisogni sanitari, assistenziali o sociali difficili da gestire a domicilio. Ci sono un laboratorio, uno studio medico e infermieristico, un salone-palestra e qui ieri mattina c’erano già i primi 17 utenti che svolgevano attività con i terapisti. Alla cerimonia d’inaugurazione hanno partecipato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, la presidente della commissione sanità Patrizia Baffi, il direttore generale dell’Asst Rhodense Marco Bosio, il sindaco Francesco Vassallo, oltre ai rappresentanti del comitato cittadino costituitosi nel 2014, Giuliana Quaglia, Alice Monti e Serena Ronzani. Trenta posti, un ingresso e un parcheggio dedicato, un giardino terapeutico attrezzato. Il progetto rientra in un piano di ammodernamento e potenziamento della rete dei servizi dedicati alla cura e assistenza delle persone anziane all’interno dell’area territoriale dell’Asst Rhodense. "Si tratta di un importante tassello nell’ambito della rete di servizi per anziani fragili, il risultato della collaborazione tra Asst Rhodense, Comune e tante realtà associative del territorio - ha dichiarato Bosio -. Il Cdi si trova in un luogo che ha un valore storico per la città, un presidio sanitario che ha avuto una sua identità e che ha saputo adattarsi alle nuove esigenze del territorio, vicino alle persone e alla Casa di comunità". Qui gli anziani possono infatti trovare risposte ai loro bisogni sociali, sanitari e riabilitativi, oltre che partecipare alle attività educative e ai momenti di socializzazione. Vengono accompagnati dai familiari al mattino e possono restare fino al tardo pomeriggio.

È stato il sindaco Vassallo a ricordare il lungo percorso che ha portato alla realizzazione del Cdi che è aperto a tutto il territorio, non solo ai bollatesi. "È mia abitudine andare a inaugurare solo strutture che già funzionano - ha commentato l’assessore regionale Bertolaso - nonostante l’attesa, i tempi burocratici lunghi e le difficoltà, oggi il centro diurno integrato è una realtà a disposizione di tante famiglie del territorio. Da questa esperienza dobbiamo sicuramente impegnarci ad accorciare i tempi per dare risposte ai bisogni della comunità".