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Centro sportivo del Parco Toti Si cerca il nuovo gestore

Il Comune di Paderno Dugnano mette a disposizione di un privato il più grande impianto della città. Si aggiungerà un’ulteriore area di 1.300 metri quadri.

Centro sportivo del Parco Toti Si cerca il nuovo gestore

di Laura Lana

PADERNO DUGNANO

Un nuovo gestore per il centro sportivo all’interno del Parco Toti che vedrà anche una nuova proposta con l’annessione di una porzione tutta da reinventare. Dopo trent’anni si cerca di valorizzare l’impianto di via Coppi, ma per il privato non sarà tutto rose e fiori: i lavori di adeguamento sono tanti e costosi, ci sono vincoli da rispettare e, soprattutto, per i primi anni i ricavi saranno minimi. "Gli uffici stanno predisponendo il bando per la concessione del servizio. Trent’anni fa il Comune concesse il diritto di superficie a una società, che negli anni ha costruito i campi e il bar dove c’era solo uno spazio vuoto - spiega l’assessore al Patrimonio Antonella Caniato -. Oggi si cerca invece un operatore che gestisca un servizio pubblico. Con questo affidamento di 12 anni, che permetterà al privato di rientrare dell’investimento, vogliamo valorizzare un’area della città già vissuta in maniera intensa". I lavori che si chiedono al futuro gestore sono tanti: si va dalla sistemazione dei campi da gioco all’adeguamento degli impianti, come quello elettrico, fino ad altre migliorie e a una proposta per valorizzare ulteriori 1.300 metri quadri, che il Comune mette a disposizione e che oggi sono senza funzione: in base al progetto presentato sarà assegnato un punteggio. Il costo stimato dei lavori è di 695mila euro, ma gli obblighi del concessionario non finiscono con le opere da realizzare: il centro sportivo dovrà essere aperto almeno 35 ore a settimana e ci sarà anche un vincolo per le tariffe massime richieste all’utenza. Gli uffici hanno calcolato che il valore complessivo della concessione, senza l’aggiunta della ro. Ma i bassi ricavi rischiano di far andare deserta la gara. "Appena mille euro il primo anno e poi 24mila a fronte di un investimento spropositato - commenta Francesco Rienzo, consigliere della Lega -. Si poteva fare una manifestazione interesse per sondare prima il mercato. Invece, si vincola l’operatore a una visione di 30 anni fa, dando carta bianca sui 1300 metri quadri in più". Il 30 settembre scadrà l’attuale concessione, dopo la proroga dell’anno scorso. "Due proroghe in 2 anni per arrivare comunque tardi e senza un progetto all’altezza - conclude Rienzo -. Il parco centrale della città meritava qualcosa di innovativo, invece del semplice campetto da calcio e di un’operazione che non funzionerà con un rendimento interno da titolo di Stato".