Centro sportivo "Ermanno Zacchetti", gli impianti di via Buonarroti saranno dedicati al sindaco di Cernusco scomparso tre mesi fa a 52 anni, dopo un tumore. Mercoledì sera, la decisione in aula, all’unanimità. Nel pubblico, la moglie Anna e il figlio Matteo. Emozione e lacrime durante la seduta, lo choc della perdita è fortissimo in città. "Ma io cosa c’entro con questa malattia?", disse il primo cittadino alla consigliera-dottoressa Maura Cedri che l’altra sera ha condiviso con i colleghi il suo personalissimo ricordo della diagnosi che non ha lasciato scampo al manager-amministratore: cancro alla lingua. Era un anno fa. Fu lo stesso Zacchetti ad annunciarlo suo social per evitare fraintendimenti. "L’affetto per Ermanno è enorme e immutato. Mi fermano per strada", ha raccontato la moglie con gli occhi lucidi.
La scelta di una struttura sportiva è sembrata a tutti la più adatta, lui era stato anche assessore allo Sport e quella delega se l’è sempre tenuta stretta. Ciclista appassionato, amava correre, giocare a calcio, a basket e con i ragazzi usava pure lo skateboard. La delibera si è trasformata in un momento di commemorazione, dopo le esequie, con migliaia di persone. "Si è speso fino all’ultimo, anche quando la malattia era già entrata in una fase critica e noi ricordiamo il suo impegno", ha detto Giordano Marchetti (Vivere) dai banchi dell’opposizione. Il tributo dell’avversario è forse quello che conta di più. L’ondata travolgente di affetto che ha circondato la famiglia è ancora lì, immutata. Centinaia di foto raccontano la passione del sindaco per l’attività all’aria aperta. I titoli europei di Città dello Sport 2020 e di Città dello sport Inclusivo e del Volontariato 2025 sono i suoi fiori all’occhiello: due Oscar con i quali ha proiettato Cernusco sul piano internazionale. Uno glielo aveva rovinato il Covid, l’anno per colpa del virus non fu quello che avrebbe dovuto essere, e a gennaio non ci sarà. "Non è vero, ci sarà", dicono consiglieri e assessori che lo sentono più vicino che mai. Alla fine del consiglio con un solo punto all’ordine del giorno, il suo, si sono alzati tutti in piedi e il dolore si è sciolto in un lungo applauso. Gli occhi incollati a una sedia vuota.