REDAZIONE MILANO

Milano, alla commemorazione di Paolo Borsellino un lungo applauso contro Silvio Berlusconi

Imbarazzo tra le autorità presenti dopo le parole di Guido Fogacci contro il lutto nazionale per il fondatore di Forza Italia

Ai giardini Falcone e Borsellino la commemorazione a 31 anni dalla strage di via d'Amelio

Milano – Un lungo applauso contro Silvio Berlusconi che spezza la solennità della cerimonia, tra le facce imbarazzate delle autorità presenti. Durante la celebrazione milanese per l'anniversario della strage di via D'Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, non sono infatti mancate le polemiche sui rapporti tra il fondatore di Forza Italia e la mafia.

Ad aprire le danze, nell'intervento di apertura della cerimonia, è stato Guido Fogacci della scuola di formazione Antonino Caponnetto. "Chissà cosa avrebbero pensato Falcone e Borsellino –  si è domandato Fogacci –  nel vedere il Paese mettere le bandiere a mezz'asta per un signore che ha fondato un partito politico insieme a un condannato in via definitiva a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Quel partito è Forza Italia ed è attualmente al governo".

Immediato l'applauso convinto del centinaio di persone presenti. Fogacci continua poi citando diverse vittime della mafia, da Peppino Impastato, "compagno di Democrazia Proletaria", fino a Piersanti Mattarella, "democristiano", per sottolineare come la lotta alla mafia non dovrebbe avere un colore politico.

A gettare acqua sul fuoco ci prova il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Pensando alle parole di Fogacci – dice Sala – la lotta alla mafia è una priorità che non deve essere prerogativa di una parte politica ma deve caratterizzare più che mai oggi è un futuro l'azione di tutte le istituzioni, tutte". E lo stesso dice il Procuratore Capo di Milano, Marcello Viola: "Sento delle cose nell'aria… non è il momento di polemiche. L'azione di contrasto alla mafia è una lotta che deve accomunare e non dividere".