
Il sindaco di Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti, scomparso a luglio all'età di 52 anni; a destra, l'immortale scatto di Platini a cui ha fatto riferimento la moglie
Cernusco sul Naviglio, 17 marzo 2025 – "Lo sport vero e leale per tutti". Adesso, una delle eredità più importanti lasciate dal sindaco Ermanno Zacchetti vive per sempre insieme a lui al Centro sportivo di via Buonarroti, intitolato proprio al primo cittadino scomparso nel luglio scorso, a soli 52 anni, dopo un tumore.
Il ricordo
Sabato, la cerimonia toccante, piena di significato, alla quale ha preso parte anche il ministro dello Sport Andrea Abodi. "Ero suo amico - ha raccontato con le lacrime agli occhi -. Io sono qui e anche lui è ancora con noi. Conoscerlo è stato un privilegio. In pochi incontri abbiamo condiviso tanto al di là delle differenti sensibilità politiche".

Anche le parole della moglie, Anna Bonanomi, hanno lasciato la platea senza fiato. "Amava molto una foto di Michel Platini sdraiato sul campo, dopo che l’arbitro gli aveva annullato una rete. Immagino Ermanno su una nuvola con la stessa espressione che si chiede per quale motivo il destino lo abbia allontanato da qui. Aveva ancora tanti progetti per la sua città che amava moltissimo".
La cerimonia
Così è cominciato ufficialmente l’anno di Cernusco Capitale europea dello Sport inclusivo e del Volontariato 2025. Era questo il primo appuntamento del programma da testimonial senza barriere. Fu proprio Zacchetti a credere nel progetto e insieme ad Aces a coniare il titolo che unisce valori e altri aspetti della pratica.
Si concretizzerà tutto in un programma importante che spazia in ambiti diversi per avvicinare alla causa quanta più gente possibile. Nei mesi scorsi una manifestazione di interesse ha permesso all’Amministrazione di mettere a punto il palinsesto dell’evento tra incontri sportivi, spettacoli teatrali e formazione. La celebrazione si dividerà tra talk e tavole rotonde per analizzare l’intreccio tra sport e integrazione, cultura e salute. Mentre, esperti affronteranno i risvolti sociali e formativi con il coinvolgimento delle realtà del territorio e la partecipazione di grandi campioni.
"Lo sport come Ermanno lo concepiva è soprattutto canale per essere comunità e per crescere insieme - ha sottolineato la vicesindaca Paola Colombo -. Lui e lo sport erano davvero un binomio inscindibile. Ha portato la città e l’associazionismo locale ad aprirsi a livello internazionale".