
Watson potrà individuare gli schemi con cui si manifestano alcune malattie
Milano, 16 maggio 2017 – L’acronimo è sempre lo stesso: AI. Ma per Ibm quella A sta per aumentata, e non artificiale, come è comunemente descritta l’intelligenza dei robot. Intelligenza aumentata, dunque, quella che la multinazionale statunitense mostrerà a Milano, al Casello del dazio dell’Arco della Pace. L’intelligenza è quella di Watson, il super computer atteso nei centri di ricerca che sorgeranno nell’ex area Expo, e fino al 23 maggio Ibm mostrerà di cose è capace la sua creatura.
Ma cosa fa, nel concreto, Watson? In sintesi estrema, è un super elaboratore di dati. Ne inghiotte a bizzeffe e li elabora in modo estremamente veloce. Prendiamo uno degli esempi in mostra all’Arco della pace. Un calciobalilla, dove i visitatori si possono sbizzarrire. Watson osserva, registra i movimenti delle due squadre, i lanci, i rullaggi, i gol, ed elabora schemi di gioco, individuando quale dei due è vincente. Ibm non ha brevettato il super computer per giocare, sebbene una delle prime prove sul campo del cervellone sia stata una partita di Jeopardy, quiz televisivo di cultura generale in voga negli Usa. Partita vinta con successo. Se poi le competizioni diventano di livello internazionale (come le gare di ciclismo), le indicazioni di un computer possono diventare preziose ed ecco perché in America Watson è diventato il consulente di team sportivi che vogliono migliorare le proprie prestazioni.
Di fatto Watson acquisisce dati e li elabora. E più ne acquisisce, più impara. Una sua applicazione permette di distinguere le intenzioni di chi parla distinguendo il tono della voce. In negozio Watson può essere un assistente premuroso: osserva il cliente, capisce cosa gli piace, gli suggerisce alternative in linea con i suoi gusti. Le applicazioni possono essere più strategiche. Ad esempio nel campo della sicurezza informatica, Watson potrebbe in futuro fungere da “vedetta”: analizzare il flusso dei dati della rete e rilevare le anomalie. In uno studio legale potrà leggere centinaia di documenti per scovare la clausola che interessa al legale. Finanza, scuola e pubblica amministrazione sono potenziali fruitori dell’intelligenza aumentata. E poi la sanità. Per esempio nello Human Technopole, dove Watson potrà fungere da elaboratore dei dati raccolti dagli istituti scientifici per individuare gli schemi con cui si manifestano alcune malattie. Enrico Cereda, ad di Ibm Italia, ribadisce che il suo gruppo è al lavoro per trovare la formula adatta per insediarsi nell’ex area Expo. Nel frattempo, fino al 23 maggio, è visibile un’anteprima dei progetti di intelligenza artificiale.