FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Cesano Boscone, pugni e sberle al giocatore avversario: due ventenni denunciati per lesioni

L’aggressione risale al primo aprile, durante una partita tra Garlasco e Cesano. Multate le società

Una partita tra ragazzi

Ci sono volute lunghe indagini, approfondimenti, la visione di ogni fotogramma registrato da chi c’era e ha messo poi sui social i video. Tutto per rintracciare i due ragazzi, M.M., 20 anni, egiziano, e Y.L. 22 anni, stesse origini, entrambi residenti a Vigevano. Sono stati denunciati e dovranno rispondere dell’accusa di lesioni aggravate in concorso. La storia risale all’1 aprile, quando la squadra del Garlasco scende nel proprio campo per sfidare gli avversari di Cesano Idrostar, nella partita del campionato Juniores regionale. Al 28esimo del secondo tempo, uno dei giocatori della Idrostar dà una manata all’avversario per non farlo passare, precisamente "appoggiava la mano sul volto del giocatore e lo spingeva con forza", si legge sul referto arbitrale.

È chiaramente fallo: l’arbitro tira fuori il cartellino rosso. Ma prima che il giocatore, anche lui ventenne, possa uscire dal campo, "degli individui non identificatati hanno scavalcato la rete e hanno colpito il giocatore dell’Idrostar con pugni e sberle", ancora dal referto. Poi, un delirio. Altre 15 persone scavalcano la rete, inizia la rissa a calci e pugni, dove finiscono coinvolti anche giocatori di Cesano che cercavano di dividere. Titolari e riserve sono in campo in un gruppo unico, tra botte e calci. Intanto, altri tifosi si sono uniti alla rissa rompendo con un bastone il lucchetto del cancello e invadendo il terreno di gioco. "Nonostante l’intervento dei dirigenti di entrambe le squadre, non si riusciva a sedare la rissa se non dopo una decina di minuti, anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine", ancora sul rapporto post partita. Intanto, un’ambulanza ha portato via i giocatori di Cesano con lividi, ferite e traumi alla testa. Per fortuna non in condizioni gravi, ma comunque serie.

Alla fine, con sorpresa da parte della società cesanese, la penalità è arrivata a entrambe le squadre: 500 euro di ammenda a società, due gare a porte chiuse e perdita per entrambe a tavolino, con la (giusta) squalifica per tre giornate per il fallo commesso dal giocatore Idrostar. "Ma un fallo non può giustificare un massacro – commenta il presidente di Idrostar Ettore Leporatti –. I ragazzi che giocano in queste categorie sono forti e fragili allo stesso tempo, scatta la frustrazione, sono cose che possono succedere ma non le tolleriamo, né in campo né fuori. Chi gioca nella nostra società sa che la prima cosa è il rispetto dell’avversario e delle regole. Giusta la punizione per chi ha picchiato i nostri giocatori, così come la squalifica per il fallo: ognuno si deve prendere le proprie responsabilità".