Violenza sessuale su una 16enne in piazza Castello, “chef de rang” in hotel di lusso risarcisce e patteggia 18 mesi

Milano, la violenza ad agosto 2022. L’accusa al 30enne incensurato derubricata tra i “casi di minore gravità”: pena sospesa

La violenza si era consumata nei pressi del Castello Sforzesco di notte

La violenza si era consumata nei pressi del Castello Sforzesco di notte

Milano – Nell’agosto del 2022, dopo aver incontrato una 16enne in discoteca a Milano, aveva – secondo l’accusa – commesso abusi sessuali su di lei nei pressi del Castello Sforzesco. Portata alla clinica Mangiagalli, successivamente aveva denunciato alla Polizia di aver subito una violenza sessuale, senza ricordare se fosse arrivata fino a là da sola o accompagnata da qualcuno.

Al termine delle indagini e nell’ambito del processo, ha patteggiato un anno e 6 mesi, pena sospesa, con la derubricazione dell'accusa nell'ambito "dei casi di minore gravità", un 30enne, V.V., incensurato di origini filippine di professione chef de rang in ristoranti e alberghi di lussoL’uomo era imputato di violenza sessuale.

Il patteggiamento, ratificato oggi dalla gup di Milano Marta Pollicino, è arrivato anche dopo che l'imputato, assistito dall'avvocata Carolina Lenzi, ha risarcito fuori dal procedimento la ragazza. Il 30enne era stato rintracciato nel gennaio del 2023 attraverso i filmati delle telecamere di sorveglianza ed era rimasto sempre indagato a piede libero, senza misura cautelare. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile, coordinate dal pm Pasquale Addesso. 

I filmati degli impianti di sorveglianza, presenti nei pressi della discoteca, l'hanno ripresa mentre si incamminava insieme all'uomo in direzione piazzale Cadorna, vicino al Castello Sforzesco.

L’inchiesta della Mobile era scattata la mattina del 29 agosto 2022, quando la minorenne si era risvegliata nell’area verde attorno al Castello, vicino all’angolo con via Minghetti, e aveva trovato la forza di chiedere aiuto ai poliziotti di una Volante di passaggio. Poi la sedicenne era stata affidata ai sanitari di Areu, che l’avevano trasportata alla clinica Mangiagalli per gli esami del caso. A valle degli accertamenti medici, la ragazza, sostenuta dai genitori, si era recata in Questura per sporgere denuncia e per raccontare quello che si ricordava della serata precedente, trascorsa con un’amica in una delle più conosciute discoteche del Parco Sempione.

All’uscita dal locale, le due coetanee si erano imbattute in un uomo, V.V., che si era offerto di accompagnarle al posteggio più vicino dei taxi; a un certo punto, la sedicenne si era ritrovata da sola con lo sconosciuto, che l’aveva costretta a sdraiarsi sul prato e aveva iniziato a palpeggiarla. L’assalto era andato avanti per alcuni interminabili minuti, fin quando l’uomo si era alzato e si era allontanato a piedi, incurante delle condizioni della sedicenne. Che solo un’ora dopo, ancora sotto choc, era riuscita a richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine.